Macron non esclude l’invio di truppe di terra in Ucraina se Mosca rompe le linee del fronte e Kiev lo richiede, sottolineando la necessità di non escludere opzioni in situazioni di crisi. Nel frattempo, Zelensky riporta l’uso massiccio di bombe e missili russi in aprile, sottolineando la devastazione causata e l’importanza del supporto internazionale per la difesa dell’Ucraina.
Macron: “Non esclude truppe di terra, se Mosca sfonda il fronte”
Non si escludono truppe di terra in Ucraina se Mosca “sfonda le linee del fronte” e Kiev lo richiede. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista all’Economist. “Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non avviene – dovremmo legittimamente porci la domanda”, ha dichiarato il presidente francese al settimanale britannico. “Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni”, quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l’invio di carri armati e aerei all’Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto.
Zelensky: “Solo in aprile 3.800 bombe e missili sull’Ucraina”
“Solo nel mese di aprile, i russi hanno utilizzato più di 300 missili di diverso tipo, quasi 300 droni e più di 3.200 bombe aeree guidate contro l’Ucraina. Le nostre città, da Sumy a Odessa, Dnipro, Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Kherson, soffrono questo vile terrore ogni giorno e ogni notte”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Migliaia di vite sono state salvate grazie all’aiuto dei Paesi che hanno sostenuto il nostro scudo aereo. Sfortunatamente, molte vite sono state portate via da questi attacchi. Chiunque lavori per la difesa contro la Russia è un vero e proprio salvatore di vite”, ha aggiunto.
Fonte: Ansa