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Lotta al coronavirus: Roche cede gratis farmaco contro artrite

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Per contrastare la pandemia di coronavirus che oramai si è diffuso in quasi tutto il mondo, sono tante le aziende che stanno fornendo il proprio contributo. Anche in Italia, oramai dichiarata unica zona protetta dal governo, stanno arrivando i primi aiuti.

Il contributo della Roche

L’azienda farmaceutica Roche ha annunciato la cessione gratuita del farmaco per l’artrite reumatoide (Tocilizumab) usato con ottimi risultati in via sperimentale in Cina e negli ultimi giorni anche per alcuni gravi casi all’ospedale di Napoli. “Grazie all’ascolto di diversi  interlocutori, abbiamo individuato quattro aree di bisogno alle quali  vogliamo rispondere con interventi capillari su tutto il territorio”,  sottolinea il presidente e amministratore delegato di Roche Farma Maurizio de Cicco che si fa portavoce anche dei colleghi di Roche  Diabetes Care e Roche Diagnostics. “Abbiamo ritenuto doveroso aderire all’invito del Presidente della Repubblica – afferma de Cicco – che ha raccomandato a tutti coesione assoluta e inderogabile impegno per fronteggiare  l’emergenza. Un’azienda come la nostra non può non rispondere  all’appello perché siamo parte integrante del sistema sanitario  nazionale, a servizio dei pazienti, degli operatori sanitari e di  tutto il Paese. Voglio cogliere l’occasione per testimoniare la nostra gratitudine ai medici tutti, agli infermieri, ai farmacisti, ai  volontari, a tutti coloro che sono in prima linea per affrontare e  superare una difficoltà che avrà il pregio di unirci ancora di più”.

L’operazione “Roche si fa in 4”

Con una lettera al Ministero della Salute e a tutti i Presidenti delle Regioni, l’azienda farmaceutica si è messa a disposizione del sistema in affanno e ha lanciato l’operazione “Roche si fa in 4” e ha messo a disposizione farmaci e dispositivi medici, risorse economiche e umane per combattere la pandemia da coronavirus. I quattro punti dell’operazione sono: cessione gratuita del proprio farmaco per l’artrite reumatoide, già usato in via sperimentale in Cina, e del proprio servizio di telemedicina per i pazienti con diabete. Donazione di un milione di euro in dispositivi di protezione per i medici di medicina generale e attrezzature per le terapie intensive; avvio di un’operazione di “volontariato di competenza”; lancio della campagna “Stai a casa, leggi un libro” rivolta a giovani under 25 di Milano e Monza.

 

Manuela Petrini: