Loreto in festa. Il Papa proroga il Giubileo Lauretano fino al 10 dicembre 2021

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L’atteso annuncio è arrivato al termine della recita del Santo Rosario della Veglia dell’Assunta. Monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, ha annunciato “con gratitudine” la decisione del Papa. Francesco, ha concesso la proroga del Giubileo Lauretano, legato ai cento anni della proclamazione della Madonna di Loreto Patrona di tutti gli aeronauti, fino al 10 dicembre 2021.

Goia a Loreto

“Esprimo al Santo Padre la sentita gratitudine, mia personale, di tutta l’Aeronautica militare e civile, di tutti i fedeli, loretani, pellegrini e devoti della Santa Casa per questo grande dono“, afferma l’arcivescovo. “In questo tempo difficile per l’umanità, la Santa Madre Chiesa ci dona altri dodici mesi per ripartire da Cristo. Lasciandoci accompagnare da Maria. Segno per tutti di consolazione e di sicura speranza”, evidenzia il presule.

Le tappe del Giubileo

Il Giubileo Lauretano è iniziato ufficialmente con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre 2019, alla presenza del cardinale Segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin. L’Anno Santo dedicato alla Vergine di Loreto rinnova così per altri dodici mesi, l’esperienza di grazia e perdono “per tutti i fedeli che verranno al santuario pontificio“, evidenzia l’arcivescovo. Grazia che si estende anche alle tante cappelle degli aeroporti civili e alle basi dell’aeronautica militare del mondo.

La vicinanza del Papa

“In questo anno- sottolinea monsignor Dal Cin- Il Santo Padre ha manifestato più volte la sua vicinanza al Santuario della Santa Casa. Nella sua visita del 25 marzo 2019 dove firmò l’Esortazione Apostolica ai Giovani Christus Vivit. Nella concessione e proroga del Giubileo Lauretano. Nell’iscrizione al 10 dicembre nel calendario romano della memoria facoltativa della Beata Vergine di Loreto. E infine con l’inserimento nelle Litanie Lauretane di tre nuove  nvocazioni: Mater Misericordiae, Mater Spei e Solacium migrantium”. La proroga è contenuta nel decreto a firma del cardinale Piacenza e di monsignor Nykiel della Penitenzieria Apostolica.

Paola Anderlucci: