Come si possono aiutare le famiglie da lontano? Parte da questa domanda il primo momento di riflessione dell’equipe IdO sul lavoro fatto durante la fase 1 dell’emergenza Covid-19, un momento di riflessione che si svilupperà durante il nuovo venerdì culturale in programma il 29 maggio. Il titolo dell’appuntamento, organizzato con la Fondazione Mite, è “Racconti dell’emergenza Covid-19. Rimanere empatici nella pratica clinica a distanza”.
Nemico invisibile
Nel corso dell’incontro si entrerà nel vivo delle iniziative attivate dall’Istituto di Ortofonologia all’interno degli sportelli online “IdO con Voi” e “Lontani ma vicini, 30 psicologi in ascolto”. Due servizi a disposizione di scuole e famiglie, promosse nell’ambito della task force del ministero dell’Istruzione e in collaborazione con la Società italiana di Pediatria (Sip). “Un nemico invisibile, proveniente proprio dai luoghi in cui il sole sorge, ha costellato il buio, l’Ombra, ha attivato angosce, ha costretto alla reclusione, ha globalizzato l’annichilimento e ha ridotto alla puerilità le formule della medicina vigente”, evidenzia Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO, che condurrà il venerdì culturale del 29 maggio per affrontare, in particolare, due tematiche: Il pensiero clinico e il processo di trasformabilità terapeutica al tempo della Pandemia; gli adattamenti, le risorse e le criticità affrontate da bambini, adolescenti, genitori, studenti, insegnanti e terapeuti durante l’emergenza Covid-19.
Equipe di lavoro
L’appuntamento sarà alle 21 sulla piattaforma online Google Meet. La partecipazione è libera collegandosi dalle ore 20 al link: meet.google.com/ikq-zroj-tpv. Oltre Di Renzo, saranno presenti come componenti dell’equipe di lavoro IdO le logopediste Francesca Sgueglia Della Marra, Gianna Palladino e Simona D’Errico; la neuropsichiatra infantile Elena Vanadia; le psicoterapeute Laura Sartori, Flavia Ferrazzoli, Paola Vichi, Francesca D’Amico e Floriana Meoli.