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L’Italia scopre il turismo domestico

Nel turismo l'Italia perde meno Pil degli altri paesi. La montagna risponde alle zone balneari con le Alpi quasi full (84%), quasi al pari con la Francia (87%)

Turismo come riscoperta della natura

Il Belpaese quasi sold out per Ferragosto. Già venduto il 79% delle offerte on line. Buone performance e quasi tutto esaurito per Rimini, Ravello, Cavallino-Treporti, Cilento e Salento. Nel turismo l’Italia perde meno Pil degli altri Paesi. La montagna risponde alle zone balneari con le Alpi quasi full (84%), quasi al pari con la Francia (87%).

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Il Belpaese non si lascia abbattere dal Covid e anzi con il turismo reagisce meglio di altri Paesi. Il settore (nonostante il contesto complesso) sta godendo, infatti, di un periodo di tenuta soprattutto in alcune località. Promette bene la settimana di Ferragosto dal 10 al 16 agosto: la Penisola risulta quasi sold out. L’Italia fa meglio della Spagna: già vendute il 79% delle disponibilità di offerte online (fonte Booking.com) mentre il Paese iberico è al 72 per cento di prenotazioni online. Nel nostro paese spiccano le maggiori destinazioni balneari: non più disponibili l’80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino-Treporti, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento.

Confronto

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Anche la montagna italiana vede le destinazioni delle Alpi non più disponibili all’84%, correndo la competizione con quelle francesi (87%). Alla data del 30 luglio, l’analisi delle prenotazioni aeroportuali da agosto a ottobre in confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, indicano ancora un calo delle prenotazioni sia in Italia che negli altri Paesi analizzati, nonostante l’Italia nel correre dei mesi estivi recuperi spazio di mercato. Nel complesso tra agosto e ottobre sono 191.533 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per l’Italia, 204.641 per la Spagna e 150.672 per la Francia.

Settore

Si tratta di un momento in continua evoluzione in cui le performance del settore sono evidentemente connesse all’andamento dell’epidemia in Italia e nel resto del mondo. In termini economici, tenendo costante il Pil totale dell’Italia 2019, il confronto indica che il contributo diretto del turismo all’economia italiana diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 rispetto al 2019 quando rappresentava il 5,7 del prodotto interno lordo. Si prevede, quindi, che il contributo totale (che comprende gli effetti indiretti e indotti, nonché l’impatto diretto) del settore diminuirà di -5,8 punti percentuali, rispetto al 13% del Pil nel 2019.

Web

Come per gli impatti diretti, la riduzione prevista per l’Italia è inferiore rispetto agli altri Paesi selezionati (-7,4% la Spagna sul valore 2019). Inoltre l’Italia continua a campeggiare sugli altri Paesi con 882,7mila mention totali sul travel Italia di cui 83,3 mila provenienti dal web e 799,4 mila dai social. Le mention hanno prodotto 233,7 milioni di interazioni totali. Il tema “bonus vacanza” produce un miliardo e 100 milioni di visualizzazioni seguito dal tema turismo con 362,2 milioni di visualizzazioni.

 

 

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