Nell’attacco russo eseguito a mezzo di droni sulla città di Leopoli sono state distrutte più di 300 tonnellate di forniture umanitarie.
L’attacco con i droni
Nell’attacco drone dei russi su Leopoli sono state distrutte più di 300 tonnellate di forniture umanitarie. Lo ha dichiarato su Telegram Andriy Sadovoy, il sindaco della città occidentale ucraina, come riportato dalla Cnn. In precedenza, era stata riportata la morte di un uomo che lavorava nell’edificio colpito.
Le parole del sindaco
Il sindaco ha riferito che “un magazzino appartenente alla Ong Caritas Spes è stato colpito, causando la morte di un lavoratore e la distruzione di forniture umanitarie” e che il deposito conteneva “circa 300 tonnellate di beni umanitari”. Le forniture avevano un valore di milioni di dollari, ha detto Sadovoy. “Ho appena parlato con il capo della Caritas: avevano appena ricevuto aiuti umanitari, vestiti, scarpe, generatori da inviare da Leopoli ad altre parti dell’Ucraina. Ora è tutto in fiamme. Molti prodotti alimentari e dell’industria leggera stanno bruciando”, ha sottolineato il sindaco della città.
Fonte: Ansa