Lazio da urlo
E’ il debutto che aveva immaginato e sognato Maurizio Sarri, da sogno per la Lazio che esordisce nel girone di Europa League con una netta e convincente vittoria contro il Feyenoord (4-2). Olandesi dominati dall’alto di una netta ed indiscutibile superiorità tecnico tattica. La sblocca Luis Alberto su assist di Vecino dopo appena quattro minuti di gioco. Il vantaggio ammutolisce gli olandesi e mette le ali ai biancocelesti che approfittano degli spazi lasciati dagli olandesi per fare male. Il raddoppio arriva con un’azione da manuale in controgioco e porta la firma di Felipe Anderson. Partita virtualmente chiusa alla mezz’ora quando Vecino cala il tris e mette definitivamente in ginocchio il Feyenoord. Nella ripresa, a risultato acquisito, esce fuori il Feyenoord che in avvio crea subito un paio di occasioni ghiottissime, ma la Lazio gioca con la forza dei nervi distesi, e al primo affondo cala il poker con Vecino che firma la sua personale doppietta. Il Feyenoord non molla nonostante il pesante passivo e accorcia con Gimenez a venti dalla fine. Allo scadere arriva anche il secondo gol olandese con Idrissi. E poi, accademia per la Lazio fino alla fine. Finisce 4-2, un esordio da sogno. Come voleva Maurizio Sarri. Nell’altra partita del girone F, vittoria dello Sturm Graz che ha superato per 1-0 il Midtiyland.
Roma, esordio amaro
Dominare e perdere, una beffa per la Roma che all’esordio in Europa League cede in Bulgaria in casa del Ludogorets per 2-1. Avversario sulla carta morbido che avrebbe dovuto garantire agli uomini di Mourinho il riscatto dopo la sconfitta di Udine nell’ultima di campionato. E invece la Roma è riuscita a perdere una partita che non meritava di perdere. Ma nel calcio, vince chi segna. Lo hanno fatto i bulgari e giustamente fanno festa. Per i giallorossi, nuovo boccone amaro da ingoiare. Partita giocata su un campo impraticabile, col pallone a tratti incontrollabile. La Roma fa la partita, va più volte vicina al gol ma non monetizza. La Roma spreca molto, un paio di occasioni con Pellegrini, un altro paio con Dybala, un palo di Mancini. Ma per vincere servono i gol. Lo trova nel momento migliore della Roma il Ludogorets trova il vantaggio con Cauly che sfrutta un grossolano errore della difesa romanista. I giallorossi la rimettono in piedi nel finale grazie al colpo di testa del subentrato Shomurodov, ma a due dalla fine, Nonato gela i giallorossi e consegna alla Roma un’altra notte amarissima.
La Fiorentina non graffia
Voleva un esordio diverso, la Fiorentina in Conference League, ed invece si è dovuta accontentare di un pari interno contro il Riga. Al Franchi finisce 1-1, una gara dominata dai Viola che falliscono gol in quantità industriali. Barak centra anche un palo, Cabral non sfrutta due ghiotte occasioni. Nella ripresa, il vantaggio viola con Barak che sembra il preludio di una notte di festa. Che invece è rimandata perché basta una disattenzione per permettere al Riga di firmare il pari, e la strozza per la Fiorentina, resta amaramente in gola.