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Il lavoro cambia: le competenze entrano nei Ccnl Cifa-Confsal

Dall’evento di Assisi la svolta per l’occupabilità. Presentato il modello LODE

Svolta nella contrattazione collettiva: agganciati i Ccnl di Cifa-Confsal al Sistema Nazionale delle Competenze. E’ la prima volta che questo avviene. L’annuncio è stato dato stamani nel Digital Debate organizzato ad Assisi dal fondo interprofessionale Fonarcom.

Nel corso dell’evento Fonarcom ha presentato la sperimentazione LODE (Laboratorio per l’Occupabilità Durevole ed Evoluta), l’ultimo passaggio di un processo di valorizzazione delle competenze che qualifica la “Contrattazione collettiva di qualità” di Cifa e Confsal. Dal punto di vista operativo, il fondo ha utilizzato il CIPAL, il comitato di indirizzo per le politiche attive del lavoro.

Obiettivo: sostenere l’occupazione nella transizione digitale, per far fronte all’obsolescenza rapida delle competenze degli occupati e per evitare la loro prematura uscita dai sistemi produttivi.

Il modello delineato è così efficace che Andrea Cafà, presidente di Fonarcom e di Cifa, ha auspicato che venga considerato anche dalle forze politiche e governative, in particolare dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, cui spetta il compito di rilanciare l’occupabilità: “Siamo certi di aver dato vita a una ‘buona prassi’ che può funzionare a livello sistemico. Già nel 2019 con l’Accordo interconfederale abbiamo gettato il seme di un profondo cambiamento per la modernizzazione delle relazioni industriali. Quel testo ha scritto un nuovo modello di rapporto tra lavoratore e datore di lavoro in una logica inclusiva e partecipativa. Oggi, con la sperimentazione LODE, battezziamo un modello di politica attiva permanente per i lavoratori delle aziende che applicano i nostri Ccnl. Un altro risultato della forte bilateralità di Cifa e Confsal”.

La “contrattazione di qualità” – costruita negli anni anche grazie al contributo del centro studi InContra – ha riconosciuto la centralità delle competenze introducendo due innovazioni importanti: la classificazione del personale per competenze – e non più per mansioni – e lo scatto di competenza. “Cosa fondamentale per il lavoratore – ha dichiarato Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal -, che vede riconosciute le acquisite conoscenze anche da un punto di vista retributivo, e per il datore di lavoro che individua meglio il profilo professionale di cui ha bisogno. Perché l’azienda cresce se crescono i suoi lavoratori”.

Per Cesare Damiano il progetto “è esemplare e fortemente innovativo. Tra l’altro va nella direzione impressa dal Quadro Europeo delle Qualifiche che rivoluziona il sistema della qualificazione professionale. Il prossimo passo da me auspicato è la riduzione degli orari di lavoro, nel senso che questa riduzione corrisponda a formazione qualificata e certificata”.

Vincenzo Silvestri, presidente Fondazione Consulenti per il Lavoro, non ha mancato di notare “come si arrivi a questi discorsi con un certo ritardo. In ogni caso è importante che oggi le tutele si siano spostate nel mercato del lavoro”.

Per Agostino Petrangeli (responsabile direzione di Anpal Servizi che ha partecipato alla sperimentazione), che ha dichiarato di voler valorizzare il progetto in futuro, “in un concetto maturo di occupabilità la progressione in termini di formazione deve esserci in azienda, così il lavoratore cresce ed è più forte. Ma l’attenzione alle competenze e alla loro manutenzione deve venire anche dall’azienda che così dimostra di credere nel suo capitale umano”.

“A Epar, ente bilaterale Cifa-Confsal, spetta ora il compito di vegliare sul corretto funzionamento del sistema di certificazione contrattuale e sulla gestione della piattaforma LODE dove sono delineati i percorsi formativi validi ai fini contrattuali e utilizzabili anche come crediti per eventuali percorsi a qualifica, poiché progettati secondo il sistema QNQR” ha dichiarato il presidente Manlio Sortino.

E’ spettato al presidente del Cipal, Rino Piroscia, illustrare storia, contenuti, risultati e obiettivi del progetto LODE. Al webinar hanno partecipato anche Andrea Simoncini (Anpal), Cristina Venuleo (Anpal Servizi) e Simone Cagliano (Fondazione Studi Consulenti del Lavoro).

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