Arrestato il latitante Antonio Di Martino, per la Dda è il boss di Gragnano

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La Polizia di Stato di Napoli, dopo una prolungata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha catturato a Gragnano Antonio Di Martino, di 40 anni, ricercato dal 2018 per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’uomo, in fuga da quasi due anni, è stato scovato dagli agenti a Gragnano – comune italiano di circa 30mila abitanti della città metropolitana di Napoli, in Campania – durante una lunga indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Gragnano Giamaica d’Italia

Di Martino – scrive FanPage – si nascondeva non troppo distante dalla sua abitazione e dal centro di quello che, per gli inquirenti, è il cuore dei suoi affari: è considerato a capo del gruppo criminale, con vertice anche il fratello Fabio Di Martino, che controlla i traffici illeciti a Gragnano e a Pimonte, in provincia di Napoli.

Gragnano – che nel 2013 ha avuto il riconoscimento europeo dell’Indicazione geografica protetta “Pasta di Gragnano” – è situata nella parte sud della provincia di Napoli ai piedi dei Monti Lattari, circondata quasi interamente dai monti: il Monte Muto, Monte Sant’Erasmo, il Colle di Carpeneto e infine il Monte Pendolo.

La zona dei Monti Lattari è chiamata la “Giamaica d’Italia“: è tra queste montagne che, in numerose operazioni, le forze dell’ordine hanno trovato sconfinate piantagioni di marijuana, luogo di produzione di quintali di “erba” che poi viene venduta a diverse organizzazioni criminali, tra cui i clan della camorra campana.

Milena Castigli: