Turchia islamizzata
Ora l’annuncio che un’altra chiesa della Costantinopoli bizantina verrà restituita al culto islamico. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, riferisce l’Agi, non si ferma malgrado lo scarso ritorno in termini di consensi dopo la svolta decisa contro quelli che per decenni erano stati considerati musei dalla Turchia laica. E ha deciso un nuovo giro di vite per accontentare l’ala più estremista dei suoi sostenitori. Lo splendido museo Kariye Cami, conosciuto anche come monastero di Cristo Salvatore a Chora, seguirà lo stesso destino di Ayasofia.
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La decisione di Erdogan è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale e riguarda il monumento principale di quello che è uno dei quartieri più popolari di Istanbul. Qui il senso di appartenenza alla religione islamica è più fortemente interconnesso con il nazionalismo ed il governo miete consensi ad ogni elezione. Così, sottolinea l’Agi, rafforza ulteriormente la sua presenza in questa zona dell’Istanbul profonda il Diyanet, cioè il sempre più potente ufficio della Direzione degli Affari religiosi. Si occuperà direttamente dei lavori di ripristino. Adesso si teme che possano rimbalzare presto sulla rete immagini come quelle di tre giorni fa.
La Turchia e la distruzione della storia
Due operai che distruggevano a colpi di maglio un muro antico di almeno seicento anni all’interno della Torre di Pera. Edificio amato dalla gente comune e dai turisti. Ma colpevolmente eretto dai mercanti genovesi in quello che all’epoca non era un semplice quartiere della città, quanto la città a se stante abitata dai mercanti italiani.