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La Chiesa si mobilita contro le violenze sulle donne

“Lo stupro è ripugnante, riprovevole e disumanizzante” denuncia l'episcopato nigeriano di fronte all’aumento dei reati sessuali

“I crescenti casi dell’odioso crimine di stupro sono spaventosi. La cultura dello stupro è tanto ripugnante e riprovevole quanto disumanizzante”, denuncia a Fides Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Abuja. “Lo stupro infligge alle vittime un trauma psicologico indicibile per tutta la vita. Lo stupro non è solo un atto gravemente peccaminoso, ma anche un atto estremamente barbaro e criminale”. Quindi “speriamo che gli autori di tali crimini atroci siano puniti severamente in base alla legge e, infine liberati dallo spirito malvagio che li porta a commettere crimini sessuali così orribili”. E aggiunge il presule:“I crimini sessuali offendono Nostro Signore, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e danneggiano la comunità dei fedeli“. Monsignor Kaigama esorta i nigeriani, in particolare “i cristiani, ad aiutare a ripristinare il nostro mondo malato che ha perso il senso del peccato“.

Mobilitazione

L’aumento dei casi di stupro contro le donne in Nigeria nelle ultime settimane ha suscitato manifestazioni di protesta in alcune aree del Paese, oltre al lancio sui social media dell’hashtag #WeAreTired per chiedere un’azione urgente e la giustizia per le vittime. Tra il 28 maggio e il 1 giugno, due studentesse universitarie, Uwaila Vera Omozuwa di 22 anni, e Barakat Bello di 18, sono state violentate e uccise in due separate aggressioni sessuali. “Lo stupro e la morte di queste ragazze non sono eventi accaduti a caso, ma sono il culmine di pratiche culturali malsane” ha detto il gruppo Women Against Rape in Nigeria in una petizione presentata al Parlamento.
Molti nigeriani criticano il sistema giudiziario che, secondo loro, rende difficile condannare gli uomini accusati di stupro e invece rovescia accuse infamanti sulle vittime di violenze sessuali. In Nigeria, non è raro che lo stupro non venga denunciato. Alcune vittime e le loro famiglie, temendo la stigmatizzazione, l’estorsione da parte della polizia e la mancanza di fiducia nel processo giudiziario, scelgono di non denunciare i casi alle autorità.

Escalation

Nel 2019 nella capitale federale Abuja, riferisce Fides, alcune donne arrestate durante un raid della polizia hanno accusato gli ufficiali di averle violentate. I dati sul numero di casi segnalati sono molto limitati, ma un sondaggio nazionale sulla violenza contro i bambini in Nigeria, condotto nel 2014, ha rilevato che una donna su quattro ha subito violenza sessuale durante l’infanzia, con circa il 70% che ha riportato più di un incidente. Solo il 5% ha chiesto aiuto e solo il 3,5% lo ha ottenuto. I governatori dei 36 Stati della Nigeria hanno anche dichiarato lo stato di emergenza per stupro e altre violenze di genere nei confronti di donne e bambini.

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