Klaas Knot, membro del consiglio direttivo della Banca Centrale europea, ha dichiarato che, gli shock inflazionistici, si stanno attualmente attenuando. Inoltre, la crescita dei prezzi al consumo è rallentata al 4,3% da oltre il 10% nell’ottobre 2022.
Le affermazioni della Bce
Gli shock inflazionistici si stanno attualmente attenuando, anche se i funzionari della Bce sono pronti a intervenire nuovamente se il raggiungimento dell’obiettivo del 2% si sposta più lontano nel futuro. Lo ha detto Klaas Knot, membro del consiglio direttivo della Banca Centrale europea, a Marrakech dove partecipa alla riunione annuale del Fondo Monetario e della Banca Mondiale. “Gli effetti di questi shock stanno gradualmente diminuendo”, ha affermato Knot precisando tuttavia che “noi dobbiamo monitorare, ci saranno nuovi shock”.
Il rallentamento dei prezzi
La crescita dei prezzi al consumo è rallentata al 4,3% da oltre il 10% nell’ottobre 2022 e le ultime proiezioni della Bce vedono l’inflazione raggiungere il target solo nella seconda metà del 2025. Ma quello “sarebbe per me un ritorno accettabile”, ha aggiunto Knot precisando che “al momento sto diventando nuovamente un po’ più fiducioso nelle nostre proiezioni, perché gli shock senza precedenti che hanno reso i nostri modelli un po’ obsoleti e meno affidabili di quanto lo sarebbero normalmente, stanno diminuendo”. “Ovviamente siamo coscienti che i processi di disinflazione non avvengono mai in modo lineare e dunque potrebbero esserci nuovi shock davanti a noi”, ha aggiunto. Se ciò avvenisse, ha assicurato, “resteremo vigili e saremo pronti a ritoccare i tassi ulteriormente se il calo dell’inflazione dovesse arrestarsi dato che i rischi di una crescita salariale prolungata e di ulteriori effetti di secondo impatto ovviamente rimangono.” Knot ha ricordato infine che la stabilità finanziaria è essenziale per la stabilità dei prezzi e che ci sarà bisogno ancora per un po’ di politiche di bilancio restrittive.
Fonte: Ansa