Tra sette giorni l’esordio in campionato, ma l’ultima della Juventus lascia spazio a molti interrogativi. E’ vero che l’Atletico Madrid è avanti nella preparazione, ma la formazione di Allegri ha palesato molte incertezze, soprattutto in fase difensiva. L’esatto contrario della Roma che ha vinto in scioltezza contro gli ucraini, giocando un buon calcio, cercando soprattutto di perfezionare l’intesa con i nuovi arrivati. Per i giallorossi esordio domenica prossima a Salerno, per la Juve il giorno dopo allo Stadium contro il Sassuolo.
L’Atletico travolge la Juve: tripletta di Morata
Massimiliano Allegri lo vuole riabbracciare nella sua Juve e stasera ha avuto l’ennesima dimostrazione di quanto possa tornare utile Alvaro Morata alla sua causa. Perché l’ultimo test bianconero prima del via contro l’Atletico Madrid finisce in goleada per gli ospiti, decisamente più avanti nella preparazione, trascinati da un sontuoso Morata, autore di una tripletta. Alla Continassa, Allegri rinuncia a Kean, tenuto fuori per motivi disciplinari. Per il resto la squadra attesa all’esordio, con Soulè nel tridente insieme a Di Maria e Vlahovic. In mezzo c’è Fagioli, centrali di difesa Bonucci e Bremer. Un primo tempo tutto di marca colchoneros che la sbloccano quasi subito con l’uomo più atteso. La Juve si fa trovare scoperta dietro, imbucata di Joao Felix per Morata che col mancino la mette alle spalle di Szczesny. Il polacco è già in forma, prima salva una conclusione destinata all’incrocio, poi neutralizza un rigore di Felix. Ma non basta a tenere a galla la Juve che prima dell’intervallo subisce il raddoppio, ancora con Morata, che scappa a Bonucci, mette a sedere Bremer e infila di destro: 2-0. Cambiano gli uomini da una parte e dall’altra, ma non la sostanza. Morata fa tris che tocca un centro di Lemar e batte Perin. Juve non pervenuta e allo scadere l’Atletico cala il poker con Cunha che spinge nella porta bianconera un cross di Kondogbia. Finisce 4-0 per la squadra di Simeone, già in palla. Brutta sconfitta invece per la Juve, sempre in difficoltà, soprattutto nella fase difensiva, incapace di graffiare. Per Allegri, in attesa di ulteriori rinforzi, ancora tanto lavoro.
Roma, pokerissimo allo Shakhtar
La Roma chiude il suo precampionato con una vittoria netta contro lo Shakhtar. All’Olimpico finisce 5-0, ma è stellare la notte giallorossa, con la presentazione della squadra davanti ai 65mila dell’Olimpico. Stadio esaurito e incasso devoluto in beneficenza a sostegno della popolazione ucraina. Mourinho schiera davanti la batteria dei migliori, con Dybala e Zaniolo alle spalle di Abraham. In mezzo Matic e Pellegrini, dietro Mancini, Kumbulla e Viña, Celik e Spinazzola esterni di centrocampo. Rui Patricio tra i pali. Ed è proprio una combinazione volante tra i tre tenori (Zaniolo, Abraham, Dybala), a mandare in gol Lorenzo Pellegrini che con un inserimento perfetto firma il vantaggio. Tanta Roma, nel palleggio, Matic è una diga in mezzo, Dybala c’è. Nel finale di primo tempo la Roma allunga. Zaniolo ruba un pallone e lancia Abraham che mette la palla al centro di prima intenzione. Zaniolo fa scorrere premiando l’inserimento di Mancini che fa 2-0. Il tris arriva allo scadere. Gran giocata di Matic per Spinazzola che viene anticipato da Konoplya, ed è 3-0. Cambia Mourinho all’intervallo, ma non cambia la sostanza con la Roma che continua a tenere il campo con autorità, tanto che arriva il quarto gol a stretto giro, con una percussione di Nico Zaniolo che sull’uscita del portiere lo infila con un tocco morbido. E a 25 dalla fine, arriva il momento di Wijnaldum accolto anch’egli dall’ovazione dell’Olimpico. Altri cambi in corso d’opera e nel finale spazio per il quinto gol firmato Bove a sancire la convincente vittoria per i giallorossi. Adesso, la Salernitana domenica all’Arechi.