A dibattito ancora in corso, il parere che forse può sciogliere l’intricata matassa. Sul caos di Juventus-Napoli interviene il ministro della Salute, Roberto Speranza, che indica la strada da seguire per risolvere un contenzioso che rischia di finire negli annali del calcio: “Mi pare che sia già deciso: Juventus-Napoli non si giocherà, è già una notizia consolidata”. Parole che arrivano più o meno in contemporanea al parere della Lega, secondo la quale il match dello Stadium deve giocarsi. Il che espone il Napoli al serio rischio di beccarsi lo 0-3 a tavolino, come prevede la normativa Uefa adottata anche dal sistema calcio italiano.
L’intervento di Speranza
Secondo il ministro però, a prescindere da come finirà questa storia, è il concetto di fondo a essere esagerato. “Parliamo troppo di calcio – ha detto Speranza -, lo dico con rispetto anche nei confronti di un pezzo di economia del Paese: so che intorno al calcio ci sono interessi e tante persone che vanno rispettate”. Un’opinione che il titolare della Salute espone a Mezz’ora in Più, spiegando inoltre che “le cose importanti in questo momento però sono altre: è il lavoro degli ospedali e dei sanitari e l’attenzione alle nostre scuole, che sono un punto fondamentale di ripartenza del Paese. Un po’ meno calcio e un po’ più scuola, se possibile”.
Il piano sportivo
A ogni modo, ai fini meramente sportivi (con tutto ciò che essi comportano), che la partita di stasera si giochi o meno fa tutta la differenza del mondo. L’eventuale 0-3 a tavolino comporterebbe un allungo in classifica della Juventus e, di rimando, un ricorso del Napoli. Che rischierebbe di far proseguire a oltranza la discussione attorno al connubio Serie A-Covid. Una strada non possibile ma altamente probabile: il Napoli ha confermato che a Torino non ci andrà, la Lega che la partita si deve giocare e la Juventus che in campo ci andrà, come da regolamento .