Italia, partenza lanciata

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L’Italia del calcio riparte da dove aveva lasciato, dalla vittoria del novembre scorso (2-0 alla Bosnia). Al Tardini di Parma, nella prima delle qualificazioni al mondiale del 2022 in Qatar, la Mancini band riparte con una vittoria che non fa una grinza. Al netto delle assenze e dei problemi Covid, gli Azzurri superano l’Irlanda del Nord per 2-0 per effetto dei gol messi a segno nel primo tempo da Berardi e Immobile. Vittoria netta, proprio come voleva il ct, perché era fondamentale iniziare col piede giusto

Azzurri per sempre

Prima del via, emozioni azzurre per ricordare cinque leggende azzurre scomparse: Paolo Rossi, Prati, Corso, Anastasi e Bellugi, proprio nel giorno in cui il calcio italiano piange un’altra vittima, il giovane Daniel Guerini, diciannovenne laziale morto la notte scorsa in un tragico incidente stradale. Emozioni e minuto di raccoglimento, con gli azzurri in campo con il lutto al braccio.

Le scelte dei due tecnici

Mancini, fedele al suo 4-3-3, sceglie Florenzi ed Emerson esterni, Bonucci e Chiellini centrali davanti a Donnarumma. In mezzo c’è Locatelli con Verratti a sinistra e Lorenzo Pellegrini a destra preferito a Barella, davanti Insigne e Berardi a sostegno della Scarpa d’Oro Ciro Immobile. Baraclough, tecnico dell’Irlanda del Nord, opta per la difesa a 4 (Smith, Cathcard, Jonny Evans, Dallas davanti a Peacock-Farre). Davis gioca leggermente più avanzato rispetto ai tre di centrocampo (Evans, McNair e Mcaann, in avanti spazio a Whyte e Magenni. Arbitra il turco Palabiyik.

La sblocca Berardi

Gli irlandesi partono senza timori reverenziali, Italia attenta. Il tempo di prendere le misure e arriva subito il vantaggio. Immobile spreca un lancio al bacio di Florenzi, stoppa di petto sotto misura, ma strozza il tiro. Il vantaggio è questione di un battito di ciglia. Ancora imbucata millimetrica di Florenzi che innesca Berardi che entra in area e nonostante la posizione defilata, infila sotto la traversa: 1-0 Italia. Gli Azzurri continuano a macinare gioco. Immobile si fa chiudere al momento del tiro dal portiere irlandese, poi ci provano Emerson Palmieri che raccoglie un invito di Berardi e di testa manda di poco fuori.

Dominio azzurro, raddoppia Immobile

Adesso l’Italia è totalmente padrona del campo, Irlanda del Nord tramortita. Ci prova Insigne, troppo debole e centrale, poi tocca a Florenzi da fuori, palla alta, ma è bella Italia. E il raddoppio arriva prima dell’intervallo. Lo firma la Scarpa d’oro Ciro Immobile con un sinistro da posizione difficile, palla sul primo palo: 2-0 e si va al riposo.

Non c’è partita

Ripresa che inizia sempre sotto il segno azzurro. E’ messa bene e piace l’Italia. Locatelli e Berardi si conoscono bene e si cercano in continuazione, Immobile sempre in agguato, Insigne ed Emerson sulla catena di sinistra spingono sempre con costanza. Dietro, inutile parlarne. C’è Chiellini e tanto basta per garantire sicurezza al reparto. Immobile ci prova subito di testa, palla fuori di un niente. Non c’è partita, è vero, ma un paio di disattenzioni rischiano di diventare fatali. Ed è bravo Donnarumma a murare prima Whyte  innescato da un retropassaggio corto di Locatelli, e poi a respingere il sinistro sotto misura di Smith. Brividi.  Poi un tacco di Bonucci e palla fuori, Mancini non è contento. Primo cambio, dentro Barella fuori Pellegrini. Ci prova Insigne che riceve da Immobile, gran giocata del centravanti laziale, converge e piazza il destro a giro fuori di poco. L’Italia si concede altre leggerezze in uscita, ma Donnarumma c’è, anche quando si ritrova una palla svirgolata da Chiellini. Reattivo il portiere azzurro. Altri cambi, dentro Spinazzola e Chiesa che prendono il posto di Emerson e Berardi, poi tocca a Pessina e Grifo al posto di Locatelli e Insigne. E più nulla fino alla fine, solo accademia.

Domenica trasferta in Bulgaria

La vince l’Italia, successo netto, indiscutibile, al di là dello stesso finale. L’Italia ha rischiato nulla se non vittima di qualche disimpegno sbagliato in uscita. Serviva vincere per cominciare bene il cammino verso il Qatar, e l’Italia lo ha fatto, proprio come voleva Mancini. Prova di carattere e personalità. Non si vedevano da mesi, ma i meccanismi non sono arrugginiti. Qualificazioni fondamentali, test probanti per saggiare la condizione e preparare al meglio Euro 2020 che si metterà in moto l’11 giugno. Domenica trasferta in Bulgaria che ha esordito con una sconfitta interna (3-1) contro la Svizzera, mentre ha riposato la Lituania. La convinzione, come detto, è che al di là del finali, l’Italia c’è. E tanto basta.

Massimo Ciccognani: