Choc ad Agrigento dopo il decesso di Loredana Guida, la giornalista ed insegnante di 41 anni morta per malaria contratta dopo un viaggio in Nigeria. Stando a quanto raccontano i familiari, i sintomi del parassita sarebbero stati sottostimati dai medici in uana prima fare. La donna, 44 anni, è deceduta ieri sera nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove era ricoverata.
Viaggio fatale
La famiglia della donna, ancora sotto choc, ha reso noto che Loredana si era recata a Lagos, in Nigeria. Al suo ritorno, accusando febbre molto alta, era corsa al Pronto soccorso dove non sarebbe stata condotta alcuna indagine diagnostica, nonostante la donna avesse più volte menzionato il suo recente viaggio in Africa. Sebbene attorno alla vicendia vi siano ancora alcuni aspetti da chiarire, è stato rilevato che la donna firmò per ritornare a casa dopo ore di attesa nel Pronto Soccorso. Loredana è tornata in ospedale qualche giorno dopo, in ambulanza e priva di coscienza. Poi la scoperta di malaria terziaria maligna e il decesso susseguente. L'ufficio stampa dell'ospedale ha reso noto l'impegno della direzione sanitaria a raccogliere tutti i dati sull'accaduto.
La malaria: cos'è e i sintomi
Come spiega l'Istituto Superiore di Sanità sul sito dedicato, “La malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium il cui ciclo biologico si svolge in due ospiti obbligati, un vertebrato, come ospite intermedio e una femmina di zanzara come ospite definitivo, detto anche vettore. Le specie di plasmodi responsabili della malaria umana si trasmettono in modo naturale da uomo a uomo mediante la puntura di zanzare infette” oppure anche attraverso “trasmissione con eventi accidentali mediante contagio ematico diretto”. I sintomi possono essere simili a quelli dell'influenza, mentre la febbre, se innescata dalla specie della zanzara P. falciparum, può essere associata a gravi complicazioni come l'insufficienza renale ed edema polmonare, ma i problemi si ripercuotono su tutti gli organi a causa dell'accumulo delle cellule infettate, provocando collasso e morte se non si interviene per tempo, con opportuni farmaci antimalarici.