“Il Made in Italy è ormai sinonimo di prodotto di qualità ed eccellenza in tutto il mondo. Nella gamma della produzione internazionale, noi siamo nella Serie A” (Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy). Proprio al MIMIT, a Roma, si è tenuto martedì 21 maggio l’evento “Il Made in Italy che vorrei” organizzato da M.Ro Italian Delegation Made in Italy, in collaborazione con Fortune Italia. A chiudere la kermesse romana, la presentazione della seconda edizione del premio “Leader del Made in Italy”, riconosciuto a 3 imprenditori che si sono distinti per l’internazionalizzazione delle eccellenze italiane, per l’innovazione e per la sostenibilità.
Eichberg: “L’export italiano è in grande crescita”
Numerosi sono stati gli ospiti presenti, tra cui relatori di eccezione come il capo di gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Federico Eichberg, che ha introdotto il tavolo del dibattito sul Made in Italy all’estero: “Quando si parla di Made in Italy, l’associazione con cibo, motori e moda è spontanea e immediata. Tuttavia, oltre a questi settori tradizionali, l’eccellenza italiana si sta affermando con crescente autorevolezza anche in ambiti innovativi come la space economy, la farmaceutica e la cantieristica navale. L’export italiano è in grande crescita: se dieci anni fa esportavamo beni per circa 450 miliardi di euro, l’anno scorso abbiamo raggiunto la straordinaria cifra di 635 miliardi. Questo notevole incremento testimonia la capacità del Made in Italy di evolversi e conquistare nuovi mercati globali, rafforzando la sua posizione di leader mondiale in vari settori di eccellenza”.
L’evento ha rappresentato un’opportunità straordinaria di confronto e dialogo tra rappresentanti istituzionali italiani e stranieri, concentrandosi su strategie e strumenti per facilitare l’internazionalizzazione delle PMI italiane. Tra i presenti in sala vi era anche la delegazione americana, guidata dal sindaco di Miramar, Florida, Wayne Messam. Il sindaco Messam ha condiviso l’esperienza imprenditoriale nordamericana, evidenziando le somiglianze con le sfide e le opportunità affrontate dalle imprese italiane. Inoltre, ha illustrato perché e come le PMI italiane, grazie al Made in Italy, siano ben accolte in Florida, descrivendo i numerosi servizi e uffici istituzionali disponibili per supportare il processo di internazionalizzazione.
Durante l’evento, si è discusso approfonditamente delle prospettive future e delle sfide necessarie per mantenere e rafforzare il prestigio internazionale dei prodotti italiani. La manifestazione ha sottolineato l’importanza di valorizzare le eccellenze italiane, promuovendo una cultura di qualità e innovazione che distingue il Made in Italy nel panorama globale.
In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti, è fondamentale promuovere l’innovazione e la sostenibilità delle piccole e medie imprese italiane per consolidare la competitività globale del Made in Italy.
Quest’occasione ha offerto uno spazio privilegiato per la condivisione di esperienze e successi tra imprese e istituzioni, ponendo in luce le strategie che favoriscono la crescita del nostro tessuto economico nazionale e la promozione dell’identità italiana nel mondo. L’evento ha messo in evidenza come il Made in Italy non rappresenti solo una garanzia di qualità, ma anche un simbolo di innovazione, tradizione e creatività.
I temi del dibattito
I temi trattati durante il dibattito e la tavola rotonda sono stati ampi e variegati, coprendo argomenti cruciali per lo sviluppo aziendale. Tra questi, la finanza ha giocato un ruolo centrale, con discussioni su come ottimizzare gli strumenti finanziari per sostenere l’espansione delle PMI sui mercati internazionali. La tecnologia e l’innovazione sono stati altri punti focali, analizzando come le imprese italiane possono sfruttare le nuove tecnologie per migliorare la loro competitività e adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato globale.
Oltre a questi aspetti, sono state affrontate questioni rilevanti per l’eccellenza dell’artigianato italiano nell’arena internazionale. Si è discusso di come mantenere e valorizzare le competenze tradizionali, integrandole con le più recenti innovazioni tecnologiche per creare prodotti unici che rispecchino l’autenticità e la maestria artigianale italiana.
La centralità delle collaborazioni internazionali
Infine, l’evento ha sottolineato l’importanza delle collaborazioni internazionali e delle reti di supporto, evidenziando come le partnership strategiche e le alleanze globali possano aprire nuove opportunità di mercato e favorire lo scambio di conoscenze. Questo incontro ha dunque rappresentato un momento significativo per riflettere sulle sfide e sulle opportunità future, rafforzando il ruolo del Made in Italy come pilastro fondamentale dell’economia e della cultura italiana nel mondo.
I presenti al dibattito e il video del FITCE 2023
Nella prima parte del dibattito, moderato dal giornalista vicedirettore di Rai2 Fabrizio Frullani, sono intervenuti: Romina Nicoletti CEO M.Ro – Italian Delegation Made in Italy, Giuseppe Biazzo Vicepresidente Unindustria con delega al Capitale umano e cultura d’Impresa – Co-founder Orienta S.p.a.; Vincenzo Di Nicola Co-fondatore Conio; Francesca Alicata Responsabile Relazioni Esterne SIMEST; Maurizio Pimpinella presidente IDH e Giordano Guerrieri Ceo Finera, e autore del libro ‘L’era PNRR’.
Nell’ambito dell’evento è stato proiettato anche il video del FITCE 2023, l’Expo internazionale della Florida, dove la M.Ro Italian Delegation Made in Italy allestirà per il secondo anno consecutivo il primo Country Pavilion interamente dedicato al Made in Italy. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del MIMIT e, quest’anno, con l’eccezionale partecipazione della Regione Lazio.
La seconda parte dell’incontro al MIMIT è iniziato con un talk tra il sindaco di Miramar, Wayne Messam e il giornalista di Fortune Italia Alessandro Pulcini, sulle opportunità imprenditoriali nella Contea di Broward, in Florida.
Pioniera del Made in Italy: Anna Fendi
Tra gli ospiti presenti nella Sala degli Arazzi figuravano personalità di rilievo istituzionale, imprenditoriale e manageriale del panorama italiano. Tra queste, le tre personalità premiate come ‘Leader del Made in Italy’: Paola Artioli, presidente di Asonext; Paola Isaac Baraya, italo-americana e direttrice del FITCE; e Raffaele e Maria Abbenante, proprietari della catena di ristorazione Lynora’s. Tutti si sono distinti per il loro instancabile impegno nel settore del Made in Italy, in Italia e all’estero; a premiarli è stata Elena Lorenzini, vice capo di Gabinetto del MIMIT.
Non poteva mancare in sala anche la presenza di una delle più importanti pioniere del Made in Italy nel settore della moda italiana: Anna Fendi, che ha ospitato a seguire il business networking cocktail, in collaborazione con M.RO Italian Delegation Made in Italy, presso Villa Laetitia.