Iss: “Scende Rt nazionale, ma terapie intensive sopra la soglia critica”

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Il valore dell’Rt nazionale, che la scorsa settimana era a 1,08, scende ora a 0,98, sotto la soglia d’allarme di 1. L’incidenza dei contagi da coronavirus si attesta invece a 232 casi ogni 100mila abitanti contro i 240 della scorsa settimana. I dati, che Iss e ministero della Salute stanno esaminando, dovrebbero essere confermati nel Monitoraggio settimanale che verrà presentato nel pomeriggio di venerdì 2 aprile.

Terapie intensive piene

La buona notizia dell’Rt è però accompagnata dall’allarme lanciato questa mattina dall’Iss sulle terapie intensive. Dal nuovo monitoraggio della cabina di regia emerge infatti che il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% contro il 39% della scorsa settimana).

Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento da 3.546 del 23 marzo a 3.716 del 30 marzo. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche in aumento e sopra la soglia critica (44%). Il tasso di occupazione in terapia intensiva e nelle altre aree mediche è sopra la soglia critica in 14 Regioni.

Vaccini: 1,3 milioni di dosi AstraZeneca arrivate a Pratica di Mare

Sono arrivati a Pratica di Mare oltre 1 milione e 300mila vaccini di AstraZeneca che saranno distribuiti dal Comando operativo di vertice interforze, a partire dalle 13:30 in tutta Italia a cominciare da circa 200mila dosi destinate al Lazio. A renderlo noto è Giorgio Mulé, Sottosegretario alla Difesa.

Il bollettino Covid del primo aprile

Secondo il bollettino del ministero della salute del 1 aprile (qui i dati completi), sono 23.649 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Sale così ad almeno 3.607.083 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi nella giornata di ieri sono aumentati a 501, dai 467 di mercoledì 31 marzo.

La nuova mappa Ecdc

I nuovi (possibili) colori delle Regioni

I numeri su curva pandemica e Rt stabiliranno i nuovi colori delle regioni che, comunque, non potranno più tornare in giallo almeno fino a maggio, così come previsto dal nuovo decreto che entrerà in vigore il 7 aprile.

In base alle proiezioni degli scorsi giorni, potrebbe passare dal rosso all’arancione la Campania. Anche il Veneto spera nel passaggio dal rosso all’arancione, mentre la provincia di Bolzano torna rosso scuro sulla mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Chi rischia invece di passare dall’arancione al rosso potrebbe essere la Sicilia. Il 31 marzo sono state istituite altre sei zone rosse. Sicilia travolta anche dal caso dei falsi dati sull’emergenza Covid, che ha portato a tre arresti e alle dimissioni dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Va ricordato inoltre che nei giorni 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa.

Milena Castigli: