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Oggi la storica visita del ministro israeliano Lapid in Marocco

Lapid inaugurerà a Rabat gli uffici della delegazione diplomatica israeliana. Visiterà Casablanca dove incontrerà la comunità ebraica locale

Il ministro degli esteri Yair Lapid è partito stamani con un volo diretto della El Al (Israele) verso Rabat (in Marocco), dove è atteso dal suo omologo marocchino Nasser Bourita. “Si tratta di un viaggio storico” ha affermato Lapid, riferendosi al fatto che è questa la prima visita di un ministro israeliano in Marocco da quando, nel dicembre scorso, i due Paesi hanno ripristinato le relazioni diplomatiche, nel contesto dei cosiddetti “Accordi di Abramo”. L’ultima visita in Marocco di un ministro degli esteri israeliano risaliva infatti al 2003.

Lapid a Rabat e Casablanca

Lapid inaugurerà a Rabat gli uffici della delegazione diplomatica israeliana e visiterà anche Casablanca, dove incontrerà la comunità ebraica locale. “Questa visita – ha aggiunto Lapid – rientra nella continuazione di una amicizia vecchia di anni e nel contesto delle profonde radici degli israeliani di origini marocchine con il loro Paese di origine”.

Gli accordi di Abramo

Gli accordi di Abramo sono una dichiarazione congiunta tra Israele, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Stati Uniti, raggiunta il 13 agosto 2020 sotto la presidenza Trump. La dichiarazione ha segnato la prima normalizzazione delle relazioni tra un paese arabo e Israele da quella dell’Egitto nel 1979 e della Giordania nel 1994. Gli accordi originali di Abramo sono stati firmati dal ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Abdullah bin Zayed Al Nahyan, dal ministro degli Esteri del Bahrein Abdullatif bin Rashid Al Zayani e dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il 15 settembre 2020 presso la South Lawn della Casa Bianca a Washington.

“Siamo qui per cambiare il corso della storia. Dopo decenni di divisioni e conflitti, segniamo l’alba di un nuovo Medio Oriente”, aveva commentato la firma il presidente Trump. “Gli accordi di normalizzazione potrebbero porre fine al conflitto arabo-israeliano una volta per tutte.

Questo giorno è un perno della storia e annuncia una nuova alba di pace”, aveva commentato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Il ministro degli Esteri degli Emirati, Abdullah bin Zayed Al-Nahyan, aveva sottolineato la scelta per la pace e aveva ringraziato Netanyahu “per aver fermato l’annessione dei Territori palestinesi”.

Gli accordi prendono il nome dal patriarca Abramo, considerato un profeta da entrambe le religioni del Ebraismo e dell’Islam, e tradizionalmente considerato un patriarca condiviso dei popoli ebraico e arabo (tramite Isacco e Ismaele).

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