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Israele colpisce l’ospedale di Khan Yunis. Hamas si appella all’Onu

L'esercito israeliano sta continuando a premere su Khan Yunis, a poca distanza da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Colpito l'ospedale, considerato uno delle basi di Hamas

Sono decine i morti dopo l’avvio dei bombardamenti israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano sta continuando a premere su Khan Yunis, roccaforte di Hamas, a poca distanza dalla città. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di oltre 27.840 morti e 67.300 feriti. Intanto Hamas si appella al Consiglio di sicurezza Onu.

Israele: “L’esercito continua a premere su Khan Yunis”

L’esercito israeliano sta continuando a premere su Khan Yunis, roccaforte di Hamas, a poca distanza da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui, mentre continuano i raid aerei, “i soldati hanno ucciso numerosi terroristi e localizzato armi”. I combattimenti più intensi sono avvenuti nella parte occidentale della città. Le attività militari – secondo la stessa fonte – hanno riguardato anche il centro e il nord della Striscia.

Israele attacca l’ospedale a Khan Yunis

Al Jazeera afferma che diverse persone sono morte e altre rimaste ferite dopo che carri armati e proiettili di artiglieria israeliani hanno preso di mira i piani superiori del complesso medico Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Anche l’agenzia di palestinese Wafa riporta la notizia data dall’emittente araba, parlando di almeno un morto e tre feriti nell’attacco. Le vittime sarebbero state fatte dal fuoco di cecchini israeliani che hanno sparato verso i cancelli della struttura sanitaria, secondo la Wafa. Khan Yunis è una città palestinese con annesso campo profughi nel sud della Striscia.

Hamas: “Con l’offensiva di Israele su Rafah migliaia di morti”

Hamas ha avvertito che un’offensiva israeliana su Rafah, sulla punta meridionale della Striscia di Gaza, potrebbe provocare “decine di migliaia di morti e feriti”. “Avvertiamo di una catastrofe e di un massacro che potrebbe provocare decine di migliaia di martiri e feriti”, ha dichiarato il movimento islamista in un comunicato, aggiungendo di ritenere “l’amministrazione americana, la comunità internazionale e l’occupazione israeliana” responsabili di queste possibili conseguenze.

Hamas chiede il Consiglio di sicurezza Onu su Rafah

L’ufficio stampa governativo gestito da Hamas ha invitato il Consiglio di sicurezza dell’Onu a “convocare una riunione immediata” dopo l’ordine ai soldati israeliani di attaccare Rafah. Lo riporta la Cnn. “Chiediamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una riunione immediata e urgente per confermare la sua determinazione a obbligare l’occupazione israeliana a fermare la guerra genocida che sta commettendo contro i palestinesi a Gaza”, si legge nella dichiarazione, in cui si avverte che l’attacco su Rafah potrebbe “lasciare decine di migliaia di martiri e feriti”.

Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di oltre 27.840 morti e 67.300 feriti, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas.

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