Israele ha bombardato postazioni houthi in Yemen in risposta al drone lanciato venerdì su Tel Aviv. L’attacco è stato condotto dagli F35 israeliani. Secondo l’Idf, il raid ha colpito il porto di Hodeida perché veniva “usato dagli Houthi per ricevere le armi trasferite dall’Iran”. “Non c’è luogo in cui Israele non possa arrivare”, ha commentato l’operazione “Long arm” il premier Netanyahu.
Raid ed esplosioni a Hodeida in Yemen
Attacchi ed esplosioni vengono riferiti in questi minuti nella città di Hodeida controllata dagli Houthi, nello Yemen occidentale. Le immagini che circolano sui social mostrano il fumo che si alza da un sito preso di mira. Gli attacchi arrivano un giorno dopo che un drone Houthi ha colpito Tel Aviv, uccidendo un uomo. Lo riportano i media israeliani citando la tv degli Houthi Al Masirah. Secondo al Arabiya, sarebbe un attacco israeliano.
Media arabi: “In Yemen in azione gli F35 israeliani”
Secondo il canale libanese Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, responsabili degli attacchi a Hodeida sarebbero i caccia israeliani F35. Il report afferma che sono state colpite le raffinerie di petrolio del porto di Hodeida. Le immagini rilanciate dai media arabi e israeliani mostrano un enorme incendio e denso fumo nero che si leva dai siti colpiti.
Houthi: “Ci sono morti e feriti”
Il ministero della Sanità del gruppo Houthi yemenita ha addossato a Israele la responsabilità dei raid su Hodeida aggiungendo che gli attacchi hanno causato morti e feriti. Lo riferisce la tv degli Houthi al Masirah, senza specificare il bilancio.
Israele: “Abbiamo colpito obiettivi militari Houthi nello Yemen
Aerei da guerra israeliani hanno colpito “poco fa obiettivi del regime terrorista degli Houthi nell’area del porto di Hodeida nello Yemen”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano spiegando che l’attacco “è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti”. “Non ci sono cambiamenti – ha spiegato ancora – nelle linee guida del comando del fronte interno. In caso di cambiamenti avviseremo la popolazione israeliana”.
Idf: “Colpito porto Houthi dove arrivavano armi da Iran”
Il raid israeliano ha colpito il porto di Hodeida che era “usato dagli Houthi per ricevere le armi trasferite dall’Iran”. Lo ha detto l’Idf secondo cui l’attacco “danneggerà le entrate degli Houthi”. L’esercito ha poi spiegato che il raid è stato un “attacco israeliano” e che “gli Usa sono stati informati prima del raid”.
Netanyahu: non c’è luogo in cui Israele non possa arrivare
“Il porto che abbiamo attaccato è stato utilizzato per scopi militari, come punto di ingresso per armi mortali fornite agli Houthi dall’Iran. Hanno usato queste armi per attaccare Israele, i paesi della regione e un’importante rotta marittima internazionale nel mondo. L’azione rende chiaro ai nostri nemici che non c’è posto dove non possa arrivare la lunga mano dello Stato di Israele”. Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, commentando l’attacco avvenuto oggi sullo Yemen. “L’attacco è arrivato in risposta diretta a quello in cui sono stati uccisi un cittadino israeliano e altri civili sono rimasti feriti, e successivamente all’aggressione degli Houthi contro Israele dall’inizio della guerra”, ha aggiunto.
Idf: nessuna intenzione attaccare popolo Yemen
“Non abbiamo intenzione di attaccare il popolo yemenita. I nostri piloti hanno attaccato il porto di Hodeida, rotta di rifornimento per il trasferimento di armi iraniane”. Lo ha affermato il portavoce dell’Idf, tenente colonnello Daniel Hagari. “Gli Houthi, diretti dall’Iran, hanno attaccato decine di navi, il loro terrorismo è controllato dall’Iran e danneggia il Canale di Suez e il commercio mondiale”, ha aggiunto.
Idf: “L’operazione in Yemen si chiama ‘Long arm'”
“Long arm”: questo il nome che l’Idf ha dato all’operazione sul porto di Hodeida in Yemen, contro gli Houthi. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari spiegando che “il messaggio è che Israele sa agire a distanza”. “Si è trattato – ha aggiunto – di un attacco complesso che ha richiesto pianificazione e preparazione”. “Siamo preparati in tutti i settori. La protezione – ha concluso riferendosi ad una eventuale risposta degli Houthi – non è ermetica e bisogna agire secondo le istruzioni”.
Houthi: risponderemo attaccando obiettivi civili a Tel Aviv
Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che Israele ha attaccato in Yemen impianti elettrici e petroliferi, che sono “obiettivi civili” e, come tali, “le forze yemenite risponderanno di conseguenza”. Lo riporta il sito dell’israeliano Haaretz. “Non ci fermeremo” – aggiunge la fonte -. Ciò include “obiettivi civili e strutture nemiche. Dichiariamo che l’area di Tel Aviv non sarà sicura”, conclude.
Fonte: Ansa