Centinaia di persone sono state arrestate in diverse parti del mondo in una massiccia operazione contro la criminalità organizzata grazie all’infiltrazione della polizia in un’app utilizzata per scambiare messaggi in codice tra criminali.
Lo ha reso noto oggi la polizia federale australiana. L’operazione è stata eseguita in diversi paesi di Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ed è riuscita a decodificare in tempo reale e per tre anni migliaia di comunicazioni crittografate all’interno di reti criminali di ogni tipo.
L’operazione, definita la “più sofisticata del mondo”, è stata condotta da una collaborazione tra la polizia federale australiana (AFP) e il Federal Bureau of Investigation (FBI), in coalizione con le forze dell’ordine di decine di Paesi ottenendo l’accesso a milioni di messaggi scambiati tra organizzazioni criminali.
Nello specifico, per tre anni personaggi della malavita sono stati indotti a comunicare tramite un’app crittografata progettata dalla polizia. L’app, nota come AN0M, è stata utilizzata da bande criminali di tutto il mondo per pianificare esecuzioni, traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco.
Le autorità sono state in grado di leggere fino a 25 milioni di messaggi in tempo reale e scoprire così 21 complotti per commettere omicidi, tra cui una strage per eliminare tutti e cinque i membri di una famiglia. Sono state sequestrate più di tre tonnellate di droga e 35 milioni di dollari in contanti.
Operazione Ironside
L’operazione – denominata Ironside – ha così permesso di incriminare uomini legati ai cartelli della droga sudamericani, alle triadi asiatiche e alle organizzazioni criminali mediorientali ed europee. Decine di membri delle bande di motociclisti Comanchero e Lone Wolf sono stati arrestati.
A diffonderla nel mondo criminale – scrive Agi – è stato il trafficante di droga australiano latitante Hakan Ayik al quale era stata data da agenti sotto copertura. Ayik, 42 anni e ora latitante in Turchia, ha consigliato l’app ai criminali associati che avrebbero acquistato uno smartphone su cui era stato preinstallato AN0M sul mercato nero, consentendo loro di inviare messaggi crittografati e di registrare video, ma non di telefonare.
La polizia ha affermato che in alcuni casi ci sono voluti mesi per stabilire da chi fosse utilizzato uno specifico dispositivo. Più di 11.000 persone utilizzavano dispositivi AN0M in tutto il mondo, e 1.650 in Australia con la metà delle attività criminali rilevate sull’app concentrata nel Nuovo Galles del Sud.
Le indagini e gli arresti sono stati compiuti, oltre che in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, anche in Canada, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, Scozia, Norvegia, Lituania, Ungheria, Finlandia, Estonia, Svezia e Danimarca.