Numerose le reazioni internazionali alla notizia dell’assassinio in un raid israeliano a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Dalla Russia alla Cina è unanime la condanna all’attacco israeliano effettuata con un missile guidato diretto verso il luogo in cui risiedeva a Teheran, in territorio iraniano. L’Iran promette vendetta e il mondo teme un’escalation di violenza in Medio Oriente. Gli usa si dichiarano non a conoscenza dell’attacco.
Gli Stati Uniti non sono stati “informati” né “coinvolti” nell’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh: lo afferma il segretario di Stato Usa
Antony Blinken.
“Si tratta di un assassinio politico del tutto inaccettabile e porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni”. Lo ha dichiarato questa mattina all’agenzia di stampa ufficiale Ria Novosti il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov.
La Cina si oppone fermamente e condanna l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran. Lo ha affermato il ministero degli Esteri cinese, citato dal Times of Israel. La stessa fonte aggiunge che l’incidente potrebbe portare ad ulteriore instabilità nella regione.
La Turchia ha condannato il “vergognoso assassinio” del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, alleato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Condanniamo l’assassinio del leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in un atto vergognoso a Teheran”, ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato, aggiungendo che “questo attacco mira anche a estendere la guerra di Gaza a una dimensione regionale”.
Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman Al-Thani, ha messo in dubbio il successo di una futura mediazione tra Israele e Hamas dopo l’uccisione di Haniyeh a Teheran. “Gli omicidi politici e i continui attacchi ai civili a Gaza mentre i colloqui proseguono ci portano a chiederci: come può avere successo la mediazione quando una parte assassina il negoziatore dell’altra parte? La pace ha bisogno di partner seri”, ha scritto su X lo sceicco Mohammed, che ha guidato gli sforzi di mediazione del Qatar.
“La logica dei reciproci attacchi di rappresaglia è un errore”. Lo ha dichiarato a Berlino un portavoce del ministero degli Esteri dopo l’uccisione di Haniyeh. “La cosa più importante ora è mantenere il sangue freddo e reagire a mente fredda. Ora è essenziale evitare un’ulteriore escalation”, ha aggiunto. Ci troviamo in una “situazione estremamente pericolosa”, ha continuato il portavoce, spiegando che “nessuno è interessato ad alimentare ulteriormente tutto questo”. Il governo tedesco, attualmente, non ha “alcuna conoscenza” delle circostanze relative all’uccisione di Haniyeh, ha affermato ancora il portavoce.
L’Egitto ha condannato l’uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e del leader militare di Hezbollah Fouad Shukr a Beirut, parlando di “pericolosa escalation che potrebbe infiammare la regione. Secondo il locale ministero degli Esteri, questi attacchi minano “gli strenui sforzi compiuti dall’Egitto e dai suoi partner per fermare la guerra nella Striscia di Gaza” e “indicano l’assenza di volontà politica israeliana di calmare la situazione”. L’Egitto ha quindi chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di “impedire che la situazione della sicurezza nella regione vada fuori controllo”. Lo riporta The Times of Israel.
Fonte: Ansa
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