Migliaia di persone si sono radunate nella moschea Imam Khomeini di Teheran per commemorare Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah assassinato in un attacco israeliano. Nasrallah è stato sepolto “provvisoriamente” in un luogo segreto. L’ayatollah Khamenei ha guidato i sermoni, il primo in cinque anni, e ha descritto la morte di Nasrallah come un martirio. Durante l’evento, Khamenei ha dichiarato che l’attacco di Hamas a Israele è legittimo e ha invitato le nazioni musulmane a unirsi contro un nemico comune.
Nasrallah sepolto in un luogo segreto
Una fonte vicina a Hezbollah ha dichiarato all’Afp che il leader ucciso, Hassan Nasrallah, è stato sepolto “provvisoriamente” in un luogo segreto.
In migliaia in Moschea a Teheran per commemorare Nasrallah
Migliaia di persone si sono radunate all’esterno e all’interno del moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, dove l’ayatollah Khamenei ha guidato, per la prima volta in 5 anni, i sermoni durante le preghiere del venerdì. Lo scrive l’agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr. La preghiera seguirà “una cerimonia di commemorazione” per Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, assassinato in un raid israeliano su Beirut venerdì scorso. Secondo le immagini trasmesse dall’agenzia di stampa statale Irib, citate da Cnn, prima della funzione diversi oratori hanno recitato preghiere e poesie; alcuni hanno descritto la morte di Nasrallah come un martirio, un atto ritenuto sacro dall’Islam. Tra la folla si potevano vedere diverse bandiere libanesi e palestinesi.
Khamenei arrivato alla moschea Grand Mosalla a Teheran
La Guida Suprema Khamenei ha rivolto i suo sermone durante la preghiera del venerdì a Teheran con un fucile al suo fianco. L’attacco missilistico contro Israele è “legale e legittimo”, afferma l’ayatollah. L’ultima volta che Khamenei ha guidato le preghiere del venerdì è stato nel gennaio 2020, dopo che l’Iran ha lanciato missili contro una base dell’esercito statunitense in Iraq in risposta all’assassinio da parte degli Stati Uniti del comandante delle Guardie della Rivoluzione Qasem Soleimani .
Khamenei: “Le nazioni musulmane hanno un nemico comune”
Le nazioni musulmane hanno un “nemico comune” e devono “cingere una cintura di difesa” dall’Afghanistan allo Yemen e dall’Iran a Gaza e al Libano. Lo afferma il leader supremo iraniano Ali Khamenei mentre presiede le preghiere del venerdì in Iran per la prima volta in cinque anni. Lo riporta Sky News. La Guida Suprema ha aggiunto che l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, “è stato un atto legittimo, così come l’attacco dell’Iran al Paese questa settimana”. Il raid missilistico è la “punizione minima” per i crimini di Israele, ha affermato Khamenei. “Il brillante attacco dell’Iran – ha affermato la Guida Suprema citato dalla TV di Stato – è stata la minima punizione per i crimini senza precedenti del regime lupesco e assetato di sangue che è il cane rabbioso degli Stati Uniti nella regione. L’Iran continuerà ad adempiere al suo dovere né con fretta né con ritardo. I nostri responsabili politici e militari agiranno con logica e saggezza”.
“Israele non può danneggiare seriamente Hezbollah-Hamas”
La Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, rivolgendosi alla folla nel suo sermone durante le preghiere del venerdì, afferma che Israele “non può danneggiare seriamente” Hezbollah e Hamas. Il leader iraniano Ali Khamenei ha invitato i gruppi di resistenza, compresi i libanesi e i palestinesi, a essere pazienti, a resistere e a rafforzare la loro unità contro “il lupo assetato di sangue”, cioè Israele. L’asse della Resistenza “non si tirerà indietro, bisogna continuare fino all’eliminazione della vergognosa esistenza dei sionisti”, ha detto nei sermoni della preghiera del venerdì, recitati in arabo. “Oggi il nemico dell’Iran è il nemico della Palestina, del Libano, dell’Iraq, dell’Egitto, della Siria e dello Yemen”, ha detto, citato dalla TV di Stato, aggiungendo: “Tutti i paesi, compresi la Palestina e il Libano, hanno il diritto di difendersi, secondo le regole islamiche e internazionali, e nessun Paese o organizzazione internazionale può criticare i palestinesi o i libanesi per la loro resistenza contro il regime occupante sionista”.
Khamenei: “Se necessario, colpiremo ancora Israele”
“Se necessario, in futuro, colpiremo ancora” Israele. Lo ha detto l’ayatollah Ali Khamenei nel suo discorso a Teheran per commemorare Nasrallah, invitando i gruppi di resistenza, compresi i libanesi e i palestinesi, a resistere e rafforzare la loro unità contro il “lupo assetato di sangue”, cioè Israele. Ha poi assicurato che l’asse della Resistenza “non si tirerà indietro, bisogna continuare fino all’eliminazione della vergognosa esistenza dei sionisti”.
Fonte: Ansa