Sterzata di Intesa Sanpaolo, il banco numero uno in Italia, che ha lanciato un'offerta pubblica di scambio volontaria per la totalità delle azioni di Ubi Banca, la quarta in graduatoria nel nostro Paese. Un'offerta non concordata e che arriva in modo inaspettato, proposta al termine del consiglio d'amministrazione e che non viene considerata ostile dal gruppo, anche in virtù delle modalità proposte: 17 azioni proprie ogni 10 azioni di Ubi, per un corrispettivo che corrisponde a una valorizzazione di 4,25 euro (3,33 quelli della chiusura di Ubi), con un premio del 27,6% sul valore di Borsa di venerdì scorso. Intesa Sanpaolo ha spiegato in un comunicato di considerare Ubi Banca “tra le migliori banche italiane, radicata nelle regioni italiane più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all’eccellente lavoro svolto dal Ceo e dal management e con un valido Piano di Impresa, che nel Gruppo risultante dall’operazione possono trovare non solo continuità di realizzazione ma anche ulteriore valorizzazione”.
Il piano
Nonostante la fase embrionale della trattativa (con Ubi che non ha ancora rilasciato commenti), qualora tutto andasse in porto si parlerebbe di un supergruppo da 3 milioni di clienti (e 6 miliardi di utili), che diventerebbe automaticamente il principale polo bancario del nostro Paese: “Il modello di business – prosegue la nota Sanpaolo -, il posizionamento di mercato e la copertura territoriale, il set di valori condivisi dal management, il forte orientamento al supporto dell’economia italiana e alla crescita sostenibile e inclusiva e la forte presenza di stakeholder italiani rendono Ubi Banca un’azienda che esprime in larga parte un profilo omogeneo a quello dell’Offerente e, quindi, un’azienda la cui integrazione potrebbe avvenire in maniera fluida”. Inoltre, spiega l'istituto di credito, “Ubi Banca si contraddistingue per le affinità con Intesa Sanpaolo, in particolare per quanto concerne modello di business e valori aziendali, anche perché molte persone del management di UBI Banca hanno avuto un percorso professionale che in precedenza si è svolto nel Gruppo Intesa Sanpaolo”. Previsto, in caso di successo dell'opa, un acquisto di rami aziendali per Bper (1,2 milioni di clienti su circa 500 filiali, perlopiù al Nord) e UnipolSai, che acquisterebbe i rami di Bancassurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita, tutte partecipate da Ubi.