Inquinamento del fiume Sarno, due arresti

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I Carabinieri del Nucleo Tutela Ambientale del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione questa mattina ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nei confronti dei due titolari dello stabilimento produttivo dell’azienda Eurogalvanica con sede nella città oplontina e specializzata nella zincatura dei metalli.

Le risultanze investigative

In particolare, secondo le indagini compiute dai militari del Noe con l’ausilio dei tecnici dell’Arpac, i due arrestati avrebbero immesso i reflui industriali della produzione all’interno del canale Bottaro in assenza delle previste autorizzazioni e senza effettuare alcun trattamento depurativo.

I valori emersi dalle analisi effettuate

Nel dettaglio, secondo le analisi effettuate dagli esperti, nel tratto interessato del fiume Sarno, sono stati accertati valori di zinco superiori di 200 volte rispetto ai limiti di legge consentiti. rispetto a questo, si ricorda che, la Eurogalvanica, nel recente passato, era già stata sottoposta a sequestro preventivo, una prima volta nel marzo 2017, poi ad ottobre del 2018 ed infine ad aprile e a settembre di quest’anno.

La nota del Procuratore della Repubblica

In una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, l’ha sottolineato che “l’esito delle analisi eseguite dai tecnici dell’Arpa Campania ha confermato che i reflui industriali contenenti sostanze altamente tossiche, tutte superiori ai limiti tabellari, potrebbero provocare gravi danni per tutti gli organismi viventi, circostanza di particolare gravità in considerazione del fatto che il canale Bottaro, sviluppandosi per diversi chilometri in vari comuni prima di confluire nel fiume Sarno, è tuttora utilizzato ai fini irrigui, distribuendo parte delle proprie acque nelle aree agricole attraversate, mediante un fitto reticolo di canali irrigui diramatori”.

Christian Cabello: