“I test sierologici sono lo strumento per capire quanto questo virus ha circolato e se abbiamo l’immunità. Per cui i test sierologici dovrebbero essere fatti a tutta la popolazione. Un Paese maturo e organizzato deve rendere disponibili questi test a tutti”, spiega a Tv2000 il primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.
Uniformità necessaria
“Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità– aggiunge il professor Bassetti. Dovrebbero dire quale test è il migliore e quale funziona meglio in modo tale da uniformare a livello centrale i vari tipi di test. Negli ultimi giorni anche l’organismo americano che regola il mercato dei test e dei farmaci ne ha approvati un paio”, sottolinea Bassetti.
Immunità
“La maggioranza dei Paesi occidentali – osserva il professor Bassetti – stanno andando avanti verso questo sistema per capire cosa è successo realmente nei loro Paesi e se è possibile dare delle patenti d’immunità. Cioè chi ha avuto contatto con il virus e ha sviluppato un’immunità può tornare a lavorare. Questo potrebbe essere, almeno nel breve, uno strumento utile insieme alle misure di distanziamento sociale e le mascherine sui luoghi di lavoro per tornare presto a una situazione di normalità”.