La pandemia cambia il paniere Istat utilizzato per il calcolo dell’inflazione. Tra i prodotti rappresentativi dell’evoluzione nelle abitudini di spesa delle famiglie, nel paniere 2022 si registrano infatti nuovi ingressi legati espressamente al Covid-19.
Tra questi: il test sierologico, quello molecolare e quello rapido per il coronavirus, il saturimetro. Ma anche prodotti da lockdown come la poke take away, lo streaming di musica, la sedia da PC e la psicoterapia individuale.
Chi entra e chi esce (dal paniere)
Tra i prodotti che rappresentano consumi consolidati entrano nel paniere anche, tra gli altri, pane di altre farine, gas di città e gas naturale sul mercato libero, e gli occhiali da lettura senza prescrizione. Tra i prodotti entrati per migliorare la rappresentatività del paniere sono da segnalare anche le mazzancolle, i sostituti artificiali dello zucchero, i jeans da donna, i pantaloni corti da bambino e il trasportino per animali.
Escono dal paniere di quest’anno i compact disk (i vecchi CD…) e gli hoverboard, le tavole di trasporto su due ruote il cui movimento viene azionato da un sensore di peso tanto in voga qualche anno fa.
Istat: “Il paniere riflette l’impatto della andemia sulla spesa delle famiglie”
Le novità del 2022, con riferimento sia ai pesi sia al paniere, spiega l’Istat, “riflettono la costante evoluzione dei comportamenti di spesa delle famiglie ma anche l’impatto di eventi, come la pandemia tuttora in corso, che condizionano le scelte d’acquisto e la struttura della spesa per consumi”.
Nel paniere per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano ora 1.772 prodotti elementari (erano 1.731 nel 2021), raggruppati in 1.031 prodotti, a loro volta raccolti in 422 aggregati. Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.792 prodotti elementari (1.751 nel 2021), raggruppati in 1.050 prodotti e 426 aggregati.
Sono circa 30 milioni le quotazioni di prezzo (scanner data) provenienti ogni mese dalla Grande Distribuzione Organizzata utilizzate nel 2022 per stimare l’inflazione; 392mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica, oltre 100mila dall’Istat direttamente o tramite fornitori di dati; più di 68mila le quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del ministero dello Sviluppo economico.