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Svolta nelle indagini sulla morte dell’attore Libero De Rienzo

L'attore napoletano 44enne era stato trovato privo di vita la mattina dello scorso 16 luglio nella propria abitazione di Roma

C’è una svolta nelle indagini per la morte di Libero De Rienzo. L’attore napoletano 44enne era stato trovato privo di vita la mattina dello scorso 16 luglio nella propria abitazione di Roma, in zona Madonna del Riposo, dopo l’intervento di un amico preoccupato per le mancate risposte al telefono. Inutili i soccorsi dei sanitari che – giunti sul posto insieme ai carabinieri – non avevano potuto che costatarne il decesso, avvenuto molte ore prima.

L’eroina in casa di De Rienzo

Le ispezioni svolte dalle forze dell’ordine nelle ore successive avevano permesso di ritrovare una bustina di polvere bianca, che le successive analisi dei Ris hanno rivelato fosse eroina.

La Procura di Roma aveva aperto un fascicolo di indagine e il procedimento era stato rubricato con la fattispecie di morte come conseguenza di altro reato. Nello specifico, spaccio di droga. Il Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri Roma San Pietro si era immediatamente attivato per scoprire chi avesse venduto la droga. Oggi, 28 luglio, è stato arrestato il presunto colpevole: un pusher di origini gambiane, Mustafa Lamin, di 31 anni.

Il cittadino gambiano è stato colto in flagranza del reato di spaccio nei confronti di diverse persone nella zona di Torre Angela. L’analisi dei tabulati telefonici ha consentito di individuare la posizione dello spacciatore proprio nei pressi dell’abitazione dell’attore napoletano nel pomeriggio di quel tragico 14 luglio. Inoltre, durante la perquisizione nella sua abitazione, sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 7,7 grammi della stessa sostanza stupefacente trovata in casa di De Rienzo.

Solido quadro indiziario contro il pusher

A carico del cittadino gambiano un solido quadro indiziario che ha dimostrato la sua quotidiana attività di spaccio che effettuava prevalentemente “a domicilio” utilizzando in particolare le linee Metro per spostarsi rapidamente tra le varie zone della Capitale.

Le indagini, fatte di testimonianze e attività tecniche, hanno permesso di acquisire elementi indiziari sul fatto che fosse stato proprio lo spacciatore gambiano a cedere, nel pomeriggio di mercoledì 14 luglio, la dose di eroina al De Rienzo.

Sulle cause del decesso del protagonista di Fortapasc i magistrati di piazzale Clodio sono in attesa di conoscere i risultati dei prelievi tossicologici effettuati nell’ambito dell’attività autoptica.

La carriera da attore

Libero De Rienzo era nato nel quartiere popolare napoletano di Forcella, figlio di Fiore De Rienzo, inviato speciale della trasmissione “Chi l’ha visto?”. Ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo nella seconda metà degli anni ’90. Era principalmente noto per la sua interpretazione di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra nel 1985, nel film “Fortapasc” di Marco Risi.

Si mise in evidenza con il ruolo di Burt in “Santa Maradona“, che gli valse il David di Donatello come miglior attore non protagonista e la candidatura al Nastro d’argento nella stessa categoria, confermando poi le sue doti artistiche con “A/R andata + ritorno” (2003) diretto da Marco Ponti. Nel suo curriculum – ricostruisce Il Mattino – anche “Le ultime 56 ore”, “Tutti al mare”, “La kryptonite nella borsa” e le fiction Aldo Moro – Il presidente e Caccia al Re – La narcotici. Nel 2013 è stato tra i protagonisti dell’opera prima da regista di Valeria Golino, “Miele”. Nel 2014 aveva recitato nel film di successo “Smetto quando voglio”.

L’attore è stato sepolto lo scorso martedì con una cerimonia semplice nel cimitero di Paternopoli, in provincia di Avellino. Lascia la moglie, il padre e due figli piccoli.

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