Colpito un centro di comando di Hamas nell’area umanitaria di Gaza

L'esercito israeliano ha colpito un centro di comando di Hamas situato in una zona umanitaria di Gaza

Gaza
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Prosegue la guerra in Medio Oriente. L’esercito israeliano ha colpito un gruppo di “terroristi che operavano in un centro di comando situato nell’area umanitaria di Deir al-Balah”, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, 5 persone sarebbero morte nell’attacco a a Deir al-Balah, diretto a un accampamento di sfollati nell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa.

Idf: “Colpito centro di comando Hamas in zona umanitaria”

L’esercito israeliano ha reso noto che la notte scorsa ha colpito con “un attacco mirato” un gruppo di “terroristi che operavano in un centro di comando e controllo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche di Hamas e della Jihad islamica, situato nell’area umanitaria di Deir al-Balah”, nel centro della Striscia di Gaza. “Il Centro di comando e controllo era utilizzato dai terroristi come infrastruttura del terrore da cui venivano pianificati e diretti gli attacchi terroristici contro le truppe dell’Idf e lo Stato di Israele”, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.

Raid israeliano su Gaza, “5 morti a Deir Balah e Khan Yunis”

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa almeno quattro persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha colpito stanotte un accampamento di sfollati nell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Sempre secondo la Wafa, un’altra persona è stata uccisa e oltre dieci ferite in un altro attacco che nelle stesse ore ha centrato il campo profughi di Mawasi a Khan Yunis, nel sud dell’enclave palestinese.

Hamas: “Non servono nuove proposte, Netanyahu rispetti accordi”

In un comunicato diffuso in merito ai negoziati in corso, Hamas afferma di “non aver bisogno di nuove proposte” per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e lo scambio di prigionieri con Israele. “Ciò che è necessario ora è fare pressione sul premier Benjamin Netanyahu e il suo governo e obbligarli” a rispettare “quanto già concordato”, si legge nella nota del movimento islamista diffuso dall’emittente araba Al Jazeera.

Fonte: Ansa