E’ di due morti e tre feriti il primo bilancio di un’esplosione che ha devastato un casolare in cui si trattava la canapa per produrre cannabis terapeutica a vocabolo Canne Greche, località vicino Gubbio, in provincia di Perugia. La palazzina, in tufo, completamente distrutta, è stata sequestrata per accertare le cause dell’esplosione che ha causato il crollo del piano superiore e dell’incendio nel quale sono rimaste coinvolte cinque persone. L’intervento dei vigili del fuoco ha consentita di soccorrere tre persone, di cui una ferita in modo grave, poi trasportate in ospedale dove sono ricoverati con fratture e ustioni. Le vittime dell’esplosione sono un ragazzo di 20 anni e una donna, trovata nella tarda serata di venerdì, che secondo la testata online Umbriaon avrebbe 52 anni.
L’intervento
Una squadra di vigili del fuoco di Gubbio, giunta rapidamente sul posto, laboratorio dell’azienda Greenvest, ha tratto in salvo due persone operando in condizioni molto rischiose. Si è reso necessario tagliare delle travi in ferro con le mototroncatrici e divaricatori idraulici, per poi sollevare le parti in cemento con i cuscini pneumatici, mentre intorno le esplosioni continuavano. Uno dei feriti, quello in condizioni più gravi, estratto è stato portato con l’elisoccorso al Centro Grandi Ustioni di Cesena, gli altri due al Branca.
Il fatto che la vittima e i feriti siano stati estratti dalle macerie fa ritenere ai soccorritori e agli inquirenti che si trovassero nei locali dove c’era l’attività. La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo d’inchiesta, l’ipotesi potrebbe essere quella di omicidio colposo. Il sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliana coordina le indagini che puntano ora ad accertare se l’attività, risultata in regola per quanto riguarda il trattamento dello stupefacente, fosse in regola sotto il profilo amministrativo. La palazzina è risultata regolarmente affittata.
L’attività
Il laboratorio della Greenvast, ricavato nel sottotetto e nel piano superiore dell’edificio, provvedeva ad abbassare la concentrazione del principio attivo della cannabis per renderla di uso terapeutico, per poi fornirla a un’altra ditta. L’attenzione degli investigatori è rivolta ai solventi e ad altre sostanze altamente infiammabili utilizzate per i processi di lavorazione, per comprendere le cause dello scoppio. Alcuni prodotti, in quantità piuttosto ingenti, sono stati trovati anche nel cortile della palazzina. Riporta Umbriaon che seconda una prima ricostruzione potrebbe essere stata una bombola di gas butano ad esplodere e innescare la deflagrazione.
Le parole della presidente Tesei
“A nome mio e dell’intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell’esplosione avvenuta nell’Eugubino questo pomeriggio”, ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. “Questa terribile sciagura, che colpisce Gubbio e tutta la nostra regione, che ci ricorda e soprattutto ancora una volta ci impegna, ognuno per le proprie competenze e al di là della retorica, a fare quanto più possibile affinché non si perda la vita mentre si sta svolgendo il proprio lavoro“.