Colpo di scena sulla sorte del governo Draghi. Lo scontro tra i Cinque Stelle costringe Grillo a rinviare il voto degli iscritti su Rousseau per evitare una spaccatura che può essere fatale al tentativo dell’ex presidente della Bce. “Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po’ di pazienza. Ho detto no alla Lega e lui mi ha risposto… non lo so, vediamo…”, ha detto in serata Grillo nel video in cui definisce Draghi “un grillino”.
Pronta la replica di Matteo Salvini: “Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti”.
Il video del rinvio del voto annunciato da Beppe Grillo, riportato da Vista.it.
Salvini, Berlusconi, Grillo e Pd tutti con Draghi. No della meloni
Il sì a Draghi da Berlusconi, Zingaretti, Salvini e Grillo chiude il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato. Sulla strada del professore l’unico stop è di Fratelli d’Italia: “Ha detto no alla flat tax”, dice Giorgia Meloni. Salvini invece conferma piena apertura, anche sul fisco: “Non aumenta le tasse. Chiediamo la pace fiscale”. Svolta della Lega anche al Parlamento europeo con il sì al Recovery. Credito senza condizioni da Berlusconi, al ritorno in prima persona alle consultazioni. Il Pd non pone veti: “La Lega? Il perimetro del governo lo decide Draghi”, dice Zingaretti.
Il programma di Draghi
Nel programma di Draghi – riassume Ansa – l’obiettivo di un “fisco progressivo” con la “rimodulazione di aliquote e scaglioni” e la lotta contro “il male endemico dell’evasione”. Una forte accelerazione sul fronte dei vaccini, con una logistica adeguata, una piattaforma digitale nazionale, call center e molto personale in più.
Insegnati e personale scolastico nuove categorie prioritarie. Il nuovo governo punta anche a mettere mano al calendario scolastico: si potrebbe andare a scuola fino a fine giugno per recuperare i giorni perduti a causa della pandemia.