“Ci accostiamo al tema della memoria con commozione e turbamento, con dubbi e interrogativi irrisolti. Ricordare esprime un dovere di civiltà. Auschwitz riassume tutto il dolore e la lucida follia dell’odio nazista. E’ il paradosso dell’uomo contro l’umanità“. Così il Presidente Sergio Mattarella durante le celebrazioni al Quirinale nel 20esimo Giorno della Memoria.
“Il razzismo, il nazismo, il fascismo non furono un accidente della Storia, da mettere tra parentesi, chiudendo gli occhi sulle origini e sulle dinamiche della Shoah”.
“Ricordare e far ricordare a tutti il sacrificio di milioni di vittime innocenti – ebrei in maggior parte, ma anche rom e sinti, omosessuali, oppositori politici, disabili – esprime dunque un dovere di umanità e di civiltà”.
“La memoria – che oggi celebriamo qui e in tante altre parti del mondo – non è, dunque, gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con lo scorrere del tempo. Ma un sentimento civile, energico e impegnativo“.
“La Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, ha cancellato le ignominie della dittatura. Ma non intende dimenticarle. Non vanno dimenticate”.