La Germania punta ad allargare l’offerta vaccinale anche ai giovanissimi da 12 anni in su, a partire dal 7 giugno, se ci sarà l’approvazione dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) all’immunizzazione per quella fascia d’età. Il 40% della popolazione tedesca ha ottenuto almeno una dose di vaccino e l’esecutivo guidato da Merkel vuole raggiungere anche le categorie più svantaggiate.
Sei milioni di dosi
Secondo le anticipazioni dei media tedeschi, scrive Agi, il governo tedesco d’intesa con i Laender nel vertice odierno ha affrontato l’argomento. Nella bozza del decreto discusso tra la cancelliera Angela Merkel e i governatori si afferma, tra l’altro, che con “l’approvazione dei vaccini anti-Covid per questa fascia d’età” (decisione che l’esecutivo si attende a giorni), il governo federale e i Laender contano “di fare un’offerta vaccinale a tutti entro la fine dell’estate”.
A quanto scrive lo Spiegel online, riporta sempre Agi, saranno messi a disposizione della fascia d’età dai 12 ai 15 anni circa 6,4 milioni di dosi, come emergerebbe da un documento presentato al vertice dal Ministero alla Sanità.
No obbligo
L’avvio della vaccinazione non cambierà le misure di sicurezza anti-contagio imposte nelle scuole, anche tenendo conto che sotto i 12 anni non è al momento possibile immunizzarsi. “La scuola sicura continuerà, indipendentemente dal fatto che i bambini siano vaccinati o meno”, ha detto la cancelliera. Inoltre non ci sarà nessun impatto sulle famiglie in vacanza i cui figli non saranno vaccinati. “Vogliamo fare un’offerta sui vaccini, non vi è alcun obbligo“, ha puntualizzato il premier bavarese, Markus Soeder.
Vaccinare i più svantaggiati
La decisione di vaccinare i bambini deve essere “ben soppesata da genitori, bambini e medici”, ha dichiarato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn prima del vertice per fare il punto sullo stato della vaccinazione in Germania.
Intanto, la campagna vaccinale procede. “Oltre il 40% dei cittadini ha ottenuto almeno una vaccinazione”, ha aggiunto Spahn “a questo punto è una questione di settimane perché si possa fare un’offerta vaccinale a tutti“. Il ministro della Salute ha anche detto che per raggiungere le persone in difficoltà si potrebbero somministrare le dosi di siero anti-Covid “davanti a supermercati, nelle piazze di mercato, di fronte alle chiese e alle moschee“.