Gb, Liz Truss si dimette: il suo è il mandato più breve di sempre

Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra illegale di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza di tutto il nostro continente. E il nostro Paese era stato frenato per troppo tempo dalla bassa crescita economica. Sono stata eletta dal Partito conservatore con il mandato di cambiare questa situazione. Abbiamo lavorato sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicurazione nazionale. E abbiamo definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit. Riconosco però, data la situazione, di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito conservatore. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da Leader del Partito Conservatore“. “Questa mattina – ha aggiunto Truss – ho incontrato il presidente del Comitato 1922, Sir Graham Brady. Abbiamo concordato che ci saranno elezioni per la leadership da completare la prossima settimana. Ciò consentirà di rimanere sulla strada per realizzare i nostri piani fiscali e mantenere la stabilità economica e la sicurezza nazionale del nostro paese. Rimarrò Primo Ministro fino a quando non sarà scelto un successore. Grazie”.

Le dimissioni di Liz Truss

E’ con questo breve discorso che, solo dopo 44 giorni, la premier britannica Liz Truss ha annunciato le sue dimissioni. Si tratta del mandato di governo più breve di sempre dei primi ministri della Gran Bretagna. Il secondo, sottolineano i media, fu quello di George Canning, rimasto in carica per 119 giorni prima di morire l’8 agosto del 1827.

Le polemiche contro la Truss

Dopo le dimissioni nei giorni scorsi del ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng e della ministra degli Interni Suella Braverman, due dei suoi più stretti alleati nel governo, la situazione per Truss era diventata insostenibile. Al danno causato al Paese dalla sua politica fiscale, ora ribaltata frettolosamente, si è aggiunta la perdita di autorità: era chiaro che non era più la premier a comandare.

Le reazioni alle dimissioni della premier britannica

Il leader dell’opposizione britannica, il laburista Keir Starmer, ha chiesto elezioni “subito” dopo le dimissioni della premier Liz Truss. Il cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, ha confermato che non intende candidarsi per la leadership del partito Conservatore. “Non abbiamo bisogno di un altro primo ministro conservatore che barcolli da una crisi all’altra – ha twittato il leader dei liberaldemocratici, Ed Davey, dopo l’annuncio delle dimissioni della Truss -. Abbiamo bisogno di elezioni generali e che i conservatori siano fuori dal potere”. Ha affidato le sue opinioni a Twitter anche la First Minister scozzese, Nicola Sturgeon che ha ribadito come nuove elezioni generali siano “un imperativo democratico. Non ci sono parole per descrivere adeguatamente questo caos. E’ oltre l’iperbole e la parodia. La realtà è che la gente comune ne sta pagando il prezzo. Gli interessi del partito Tory non dovrebbero riguardare nessuno in questo momento. Le elezioni generali sono ormai un imperativo democratico“.

Le reazioni internazionali

Non tardano ad arrivare le reazioni dei leader internazionali. Emmanuel Macron, il presidente della Francia, spera che il Regno Unito torni “rapidamente” alla stabilità. “Non mi immischio nella vita politica britannica, ma ho avuto l’occasione più volte di incontrare Liz Truss, abbiamo parlato anche questa settimana, in un rapporto di lavoro che si stava costruendo. Mi auguro che la Gran Bretagna possa trovare la stabilità al più presto, è positivo per noi e per l’Europa”, ha detto Macron arrivando al vertice Ue. La diplomazia russa, invece, non è stata molto tenera nel descrivere la situazione di Londra. Il Regno Unito “non ha mai vissuto un tale imbarazzo”, affermano fonti diplomatiche russe dopo le dimissioni della premier Truss.

Le “previsioni” dei bookmaker

E mentre sembra essersi scatenato il caos politico fra Downing Street e Westmister, i bookmaker scommettono sul successore della Truss e indicano come prossimo primo ministro britannico Rishi Sunak. I bookmaker danno infatti Sunak come superfavorito 11/10 come successore di Liz Truss. Segue Penny Mordaunt per 7/2 e Ben Wallace dato a 8/1. Le chance di Jeremy Hunt restano inoltre a 9/1, sebbene l’attuale cancelliere dello Scacchiere abbia escluso di correre per la leadership Tory. Per gli scommettitori sarebbero in pista anche gli ex premier Boris Johnson e Theresa May, rispettivamente dati a 13/1 e16/1. A seguire Michael Gove a 31/1, Grant Shapps a 35/1 e Suella Braverman a 55/1.

Manuela Petrini: