Raid di Israele a Gaza: ucciso un altro leader Jihad. Guterres: “moderazione”

Israele ha eliminato stanotte prima dell’alba un leader militare della Jihad islamica palestinese in un nuovo attacco nella Striscia di Gaza che ha causato anche altre due vittime, secondo le autorità locali. Lo scorso 9 maggio morirono 12 persone negli attacchi aerei a Gaza, tra cui tre leader della Jihad islamica ma anche alcuni bambini.

Gaza: nuovi raid Israele, ucciso un altro leader Jihad

In un comunicato le Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad islamica, hanno annunciato che “Ali Ghali, comandante di un’unità di lancio di razzi, è stato assassinato nel sud della Striscia”. La parte superiore di un edificio sarebbe stata distrutta da quest’ultimo attacco israeliano a Khan Younis e secondo fonti mediche palestinesi anche altre due persone sono rimaste uccise. Le vittime sono tutti membri della Jihad islamica, ha affermato da parte sua l’esercito israeliano in un comunicato confermando che “aerei da combattimento hanno preso di mira” Ghali mentre “si nascondeva in un appartamento”. L’attuale escalation è la più grave tra i gruppi armati palestinesi a Gaza e Israele dall’agosto 2022.

I numeri degli scontri

Il ministero della sanità di Gaza ha fornito un bilancio aggiornato delle vittime palestinesi in due giorni di attacchi israeliani. I morti sono 20, di cui 4 donne e 5 minorenni. I feriti, secondo il ministero, sono 42. Negli ospedali di Gaza si avverte un clima di emergenza, secondo fonti locali.

Guterres esorta le parti a esercitare massima moderazione

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “sta seguendo con profonda preoccupazione gli ultimi sviluppi della sicurezza a Gaza e l’escalation in corso”. Lo ha detto un portavoce del Palazzo di vetro, Farhan Haq. Guterres “condanna la perdita di vite civili, compresa quella di bambini e donne, che considera inaccettabile e deve cessare immediatamente. Israele deve rispettare i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, compreso l’uso proporzionale della forza e l’adozione di tutte le precauzioni possibili per risparmiare i civili nella conduzione delle operazioni militari”. Inoltre, “condanna il lancio indiscriminato di razzi da Gaza verso Israele, che viola il diritto umanitario internazionale e mette a rischio civili sia palestinesi che israeliani”. Il segretario generale “esorta tutte le parti interessate a esercitare la massima moderazione e ad adoperarsi per fermare immediatamente le ostilità”, ribadendo “il suo impegno a sostenere palestinesi e israeliani per risolvere il conflitto sulla base delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e degli accordi bilaterali”.

Fonte: Ansa

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