Gaza, uccisa una soldatessa israeliana: è la prima donna da inizio conflitto

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti di ieri a Rafah, a sud di Gaza. Tra le vittime anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. E' la prima soldatessa donna a morire da inizio conflitto, su 348 vittime totali

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La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 348. Mortri 4 soldati israeliani a Gaza, tra loro anche la prima soldatessa. Situazione particolarmente caldo dopo l’esplosione dei cercapersone di Hezbollah in Libano e in Siria che ha provocato la morte di almeno 18 persone e il ferimento di oltre 2000, 200 dei quali in maniera grave. Hezbollah ha incolpato Israele per le esplosioni, meditando vendetta, mentre l’esercito israeliano ha finora rifiutato di commentare.

Gaza, morti 4 militari Israeliani: tra loro anche la prima soldatessa

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti di ieri a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra le vittime risulta anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. Le Idf specificano che si stratta della prima soldatessa a morire nell’offensiva di terra contro Hamas, il cui bilancio sale a 348 vittime.

Hezbollah: “Israele pagherà, continuiamo sostegno a Gaza”

“Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno” della Striscia di Gaza. A dirlo sono i miliziani libanesi di Hezbollah dopo la mortale raffica di esplosioni di cercapersone che il gruppo sciita sostenuto dall’Iran ha attribuito a Israele. “Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il suo massacro” di martedì, ha affermato Hezbollah in una dichiarazione rilasciata su Telegram.

New York Times: “Israele dietro l’attacco con i cercapersone”

“Israele ha messo l’esplosivo nei cercapersone venduti a Hezbollah”. Lo riporta il New York Times, citando alcune fonti americane. L’esplosivo sarebbe stato posizionato vicino alla batteria di ogni dispositivo e attivato tramite un messaggino.

Fonte: Ansa