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Gaza: morto un altro ostaggio, espugnato il “rione dei grattacieli”

l kibbutz Nir Oz - un dei più colpiti da Hamas - ha annunciato la morte di Tamir Adar, 38 anni, e che il suo corpo è tenuto in ostaggio a Gaza

Il kibbutz israeliano Nir Oz ha annunciato che uno dei suoi membri è morto e che il suo corpo è tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. Nir Oz è uno dei kibbutz più colpiti in quell’attacco: un quarto dei suoi membri è stato ucciso o rapito.

Intanto, prosegue l’attacco di Israele su Gaza contro Hamas: colpiti oltre 100 obiettivi terroristici da forze di terra, di mare e da velivoli delle forze armate israeliane (Idf). Espugnato a Gaza il “rione dei grattacieli”. E’ salito a 22.600 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza.

Kibbutz annuncia la morte di un ostaggio, il corpo è a Gaza

Il kibbutz Nir Oz ha annunciato oggi di aver appreso che uno dei suoi membri – Tamir Adar, 38 anni – è morto e che il suo corpo è tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. Da informazioni di intelligence attendibili il kibbutz ha potuto ricostruire che Adar fu ucciso da Hamas già il 7 ottobre e che i suoi resti furono portati nella Striscia di Gaza. Nir Oz è uno dei kibbutz più colpiti in quell’attacco: un quarto dei suoi membri è stato ucciso o rapito. Al momento, secondo la radio pubblica Kan, Hamas detiene nove corpi di membri di quell’insediamento collettivo.

Padre di due figli ed agricoltore, Tamir Adar era il figlio di Yaffa Adar, la donna di 85 anni rapita da Hamas, che fu rilasciata dopo settimane di prigionia. Tornata in libertà, Yaffa Adar ha partecipato a numerose manifestazioni in cui familiari di ostaggi hanno cercato di spronare il governo a raggiungere con Hamas un accordo per lo scambio di prigionieri.

Israele, colpiti ieri a Gaza 100 obiettivi terroristici

Oltre 100 ‘obiettivi terroristici’ sono stati colpiti a Gaza da forze di terra, di mare e da velivoli delle forze armate israeliane (Idf). Lo ha reso noto il portavoce militare. Sul terreno le operazioni si concentrano ancora a Khan Yunis (nel settore meridionale della striscia di Gaza) e nel vicino campo profughi di el-Bureij. In particolare, sono state distrutte rampe di lancio di razzi che erano puntati verso Israele.

Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee, che si esprime in arabo, ha informato la popolazione di quella zona che la arteria Sallah a-Din (la principale della Striscia) resta chiusa al traffico perché è zona di combattimento. Per allontanarsi dal pericolo gli abitanti dei campi profughi del settore centrale della Striscia – ha aggiunto – possono ancora raggiungere Rafah, all’estremo sud, passando dalla strada costiera.

Israele: “A Gaza espugnato il rione dei grattacieli”

L’esercito israeliano ha annunciato oggi il completamento di una complessa operazione condotta nel cosiddetto “Rione dei Grattacieli” nel settore centrale della striscia di Gaza. Si tratta – ha spiegato il portavoce militare – di edifici elevati da cui si aveva il controllo della zona. Al loro interno erano state disposte postazioni per il lancio di razzi anticarro e anche per il lancio di razzi verso il territorio israeliano.

Gli ingressi di parte degli edifici erano stati bloccati con ordigni esplosivi. Nelle loro vicinanze c’erano anche gli imbocchi di tunnel militari. Per assumere il controllo del “Rione dei Grattacieli” i militari sono stati costretti a combattere a lungo – con l’aiuto del genio e della aviazione – ed hanno così eliminato “numerosi terroristi”. E’ salito a 22.600 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.

Fonte: Ansa

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