Medici senza frontiere (Msf) ha chiuso alcune delle sue cliniche a Gaza per i rischi per la sicurezza causati dagli attacchi israeliani che hanno causato finora la morte di 33 persone e il ferimento di 111. Lo riporta la Ong in una nota.
Dopo una notte di calma relativa, quest’oggi le forze della Difesa israeliana hanno eseguito dei raid aerei contro avamposti della Jihad Islamica nella Striscia di Gaza, distruggendo alcune postazioni lanciarazzi.
Il comunicato Msf
“Due giorni fa abbiamo lavorato 24 ore su 24. Tra i pazienti c’erano donne e bambini e non tutti sono sopravvissuti – ha dichiarato il Ahmad Abu Yassin, medico di Msf che opera nell’ospedale di Al Shifa a Gaza – Dobbiamo dare priorità ai casi urgenti, interrompendo le cure per gli altri pazienti ustionati. Per alcuni questo significa un rischio maggiore di infezioni e complicazioni”.
🔴#GAZA
È di 33 morti e 111 feriti il bilancio degli attacchi israeliani su Gaza in corso dal 9 maggio. Droni israeliani costantementi presenti su Gaza e il suono dei jet da combattimento rievoca alla popolazione la devastazione delle escalation militari degli anni scorsi⬇️— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) May 12, 2023
Nella città sono state chiuse le vie d’accesso, il che impedisce la fornitura regolare di farmaci essenziali, il trasferimento dei pazienti che hanno bisogno di cure specialistiche in altre aree e il rifornimento di carburante per mantenere gli ospedali in funzione. “Tutto questo è estenuante per il personale medico, psicologicamente ed emotivamente” spiega ancora il medico.
Fonte: Ansa