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G7: “Pronti a sanzioni con impatto enorme sulla Russia”

Mosca: "Speriamo in soluzioni condivise che tengano conto dei nostri interessi". Di Maio partirà martedì per una missione a Kiev e Mosca

“La nostra priorità immediata è sostenere gli sforzi per una de-escalation della situazione” ma se Mosca intensifica l’azione militare il G7 “è pronto a imporre collettivamente sanzioni economiche e finanziarie con conseguenze enormi e immediate sull’economia russa”. Lo affermano oggi i ministri della Finanza del G7.

Scholz (Germania) chiede a Mosca “segnali immediati di de-escalation”

Oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto alla Russia “segnali immediati di de-escalation” nella crisi con l’Ucraina, prima di recarsi a Kiev e poi a Mosca. “Noi ci aspettiamo da Mosca segnali immediati di de-escalation”, ha scritto Scholz in un tweet, sottolineando che “una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia”.

Ambasciatore ucraino a Londra: “Non rinunciamo alla Nato”

L’ambasciatore ucraino a Londra, Vadym Prystaiko, ha definito alla Bbc “un fraintendimento” il fatto che il suo Paese potrebbe essere disposto a rinunciare alla sua ambizione di unirsi alla Nato per evitare la guerra con la Russia. Quest’ultima “confina già con altri Paesi della Nato, il nostro non comprometterebbe dunque la sicurezza russa” Il diplomatico ha aggiunto che “bisogna trovare una soluzione entro mercoledì“.

Di Maio in missione in Russia e Ucraina

Secondo il Corriere della Sera, il ministro Luigi Di Maio partirà martedì per una missione a Kiev e Mosca.

Mosca: “Soluzione deve tenere conto dei nostri interessi”

“Ci aspettiamo che questi esigui canali per il dialogo alla fine ci permetteranno di trovare una sorta di reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente significherà il tenere conto dei nostri interessi”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia russa Ria Novosti, rispondendo alle attuali richieste di de esclation sul fonte ucraino.

Borsa europea apre in calo per i venti di guerra

I venti di guerra in Ucraina zavorrano le Borse europee che partono tutte in profondo rosso. I listini del Vecchio continente hanno infatti avviato in forte calo la prima seduta della settimana. Avvio in flessione per Parigi (-2,05%), Francoforte (-2,33%), Londra (-0,11%), Madrid (-2,43%).

Le tensioni geopolitiche hanno fatto volare anche il prezzo del petrolio e del gas mentre permane il nervosismo dei mercati per le prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’inflazione.

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