La Cina si è unita alla Russia nel rifiuto di firmare la dichiarazione dei ministri degli Esteri, riuniti al G20 in India, che chiede a Mosca di cessare le ostilità in Ucraina. I due Paesi sono stati gli unici membri del G20 a non approvare la dichiarazione che chiedeva il “ritiro completo e incondizionato della Russia dal territorio dell’Ucraina”.
Cina: “Sull’Ucraina disposti a ruolo costruttivo”
Sviluppo e prosperità globali non possono essere separati da un ambiente internazionale pacifico e stabile: a tal fine, “la Cina ha proposto un’iniziativa di sicurezza globale e ha pubblicato un documento sulla soluzione politica della crisi ucraina”.
Pechino, ha detto il ministro degli Esteri Qin Gang al G20 di Nuova Delhi, “starà sempre dalla parte della pace, promuoverà in modo attivo i colloqui ed è disposta a svolgere un ruolo costruttivo”. Qin ha sollecitato il “consenso di novembre raggiunto dai leader a Bali” per uno sforzo che superi le divisioni sulla guerra in Ucraina che ha schiacciato la cooperazione su altri dossier.
“I risultati del vertice di Bali devono essere raggiunti”, ha detto Qin, al suo esordio internazionale a un grande evento dalla nomina di due mesi fa a ministro degli Esteri. “Dovremmo costruire sul nostro buon lavoro a Bali e andare avanti per maggiori progressi”, ha aggiunto, secondo le osservazioni del suo discorso rilasciato dalla diplomazia di Pechino.
Il ministro ha presentato una proposta d’azione incentrato su quattro punti: sostegno a sistema e ordine internazionali incentrati sulle Nazioni Unite; adesione al principio di cooperazione del dialogo paritario e del consenso attraverso la consultazione rifiutando la politica di potere e il confronto di blocco; rifiuto di unilateralismo, disaccoppiamento e protezionismo stabilizzando le catene di approvvigionamento; promozione, infine, di uno sviluppo globale più inclusivo e più resiliente.
“Dobbiamo attuare i risultati del vertice di Bali e compiere ulteriori progressi”, ha concluso Qin, attraverso il coordinamento delle politiche macroeconomiche e il mantenimento della sicurezza alimentare ed energetica; il miglioramento della governance economica globale e il rafforzamento della cooperazione internazionale allo sviluppo.
G20, India: “Divisioni su Ucraina, nessuna nota congiunta”
Il ministro degli esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, padrone di casa del summit, conferma che non ci sarà una dichiarazione congiunta del G20 a causa delle divisioni sull’Ucraina. “Sulla questione che riguardava il conflitto in Ucraina ci sono state divergenze, differenze che non siamo riusciti a conciliare tra le varie parti”, ha dichiarato Jaishankar ai giornalisti.
Poco prima il ministro degli Esteri spagnolo aveva definito “improbabile” che la Russia avrebbe accettato una dichiarazione comune del G20 e quello russo Serghei Lavrov è tornato ad accusare Usa ed Europa. “L’Occidente ha sacrificato tutte le questioni che dovrebbero essere al centro dell’agenda del G20 per le sue ambizioni in Ucraina”, ha detto.
Fonte: Ansa