E'ripresa la circolazione dei treni dell'Alta velocità sulla linea Milano-Bologna, che era stata interrotta il 6 febbraio scorso dopo il deragliamento di un Frecciarossa a Ospedaletto Lodigiano. Una volta dissequestrata l'area, i tecnici di Rfi hanno lavorato per ripristinare la linea entro il 2 marzo, terminando con un leggero anticipo: i primi convogli hanno iniziato a circolare ieri in serata. Il 16 febbraio la Procura di Lodi aveva datoil via libera alla rimozione delle lamiere dei due convogli ferroviari, i cui resti sono stati trasportati presso il deposito di Rfi di Ancona. Nell'incidente morirono i due macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo. Sull'incidente che provocò anche il ferimento di 31 persone fra i passeggeri indaga la Procura di Lodi.
Le testimonianze
“Ero nella carrozza con altre persone e a un certo punto abbiamo sentito un grosso rumore, il treno è deragliato e ci siamo trovati sottosopra, c'è stato panico”, aveva raccontato su Repubblica uno dei superstiti, Alex Nuvoli, 28 anni, visitato al pronto soccorso di Vizzolo Predabissi, nel Milanese. “Pensavamo che fosse finita, se ti ribalti con un treno a 300 km all'ora non pensi che rimani lì a parlare” , aveva detto un altro passeggero, uscito vivo dallo schianto. Al momenti del deragliamento, il sistema di sicurezza ha staccato automaticamente la locomotiva dal resto dei vagoni, che non si sono ribaltati. La testa del treno si è invece schiantata contro un capannone, provocando la morte dei due macchinisti, il più anziano dei quali sarebbe andato in pensione di lì a breve.