Si scatena la fobia del Ferragosto soprattutto nelle località turistiche e nelle città sul mare, dove si teme che feste, falò in spiaggia, accensione fuochi o riunioni per i consueti picnic possano trasformarsi in assembramenti a rischio Covid. E così, in particolare sulle cittadine costiere fioccano ordinanze, provvedimenti, controlli per evitare che il 15 agosto porti nuove ondate di contagi.
Niente falò sulle spiagge la notte di Ferragosto
L’obiettivo di Anzio, sul litorale laziale, come di Agropoli, nel Cilento, è quello di scongiurare eventuali focolai dovuti agli assembramenti nella notte tra il 14 e il 15 agosto, quando tradizionalmente centinaia di giovani organizzano ogni anno falò in riva al mare per attendere in festa l’alba del giorno simbolo dell’estate.
Vercelli, eventi cancellati
A Vercelli, dove è stato individuato un focolaio, la giunta comunale ha annullato tutti gli eventi che erano in programma per Ferragosto. Spiagge chiuse a Modica e Scicli, sulle coste del Ragusano, mentre a Otranto sono vietati assembramenti, picnic e accensione di fuochi lungo tutto il litorale.
Spiagge off limits da Anzio ad Agropoli
Niente bivacchi e falò anche ad Agropoli, in provincia di Salerno. Ad Anzio dalle 21:30 del 14.00 agosto alle 7.00 del 15 resta confermato il divieto assoluto di accesso alla spiaggia per i 13 km di costa. A Civitanova Marche, Porto recanati e Potenza Picena, su indicazioni della Prefettura, i sindaci hanno assicurato una sensibilizzazione dei gestori dei locali affinché si rispettino le norme anti Covid.
Controlli in Alto Adige
Controlli più severi anche a Bolzano e nelle principali località turistiche dell’Alto Adige. Qui regole più stringenti in vista del Ferragosto per contrastare eventuali episodi di mancato rispetto delle misure di contenimento della diffusione dell’infezione da Covid.
Sardegna: discoteche aperte ma con cautela
La Sardegna sceglie invece di tutelare il Ferragosto consentendo alle discoteche di restare aperte. Vige sempre il ferreo rispetto delle misure anti-contagio. Dal divieto di assembramento all’obbligo di distanziamento di un metro (due sulla pista da ballo) sulla base della “capienza massima del locale”.