La guarnigione di Hong Kong dell’Esercito di liberazione popolare, le forze armate cinesi, ha “la determinazione, la fiducia e la capacità di proteggere la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo” della Cina. Lo ha detto il comandante Chen Daoxiang, a margine del Congresso nazionale del popolo, l’assemblea legislativa riunita a Pechino. La guarnigione, ha aggiunto Chen alla Cctv, “sostiene con forza” la mossa del Congresso “per stabilire e migliorare un sistema legale e un meccanismo di applicazione” sulla sicurezza nazionale per l’ex colonia.
Legge sulla sicurezza nazionale
La nuova legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, all’esame finale del Congresso nazionale del popolo a Pechino, non modificherà i diritti e le libertà nell’ex colonia. “Non c’è alcun bisogno di preoccuparsi – ha affermato la governatrice Carrie Lam – Siamo una società libera e, per il momento, la gente ha la libertà di dire quello che vuole. La vivacità di Hong Kong e i suoi valori portanti, come lo stato di diritto, l’indipendenza giudiziaria e i vari diritti e le libertà continueranno a rimanere“. “La cosa utile da fare – ha notato la governatrice – è guardare la legge e capire perché Hong Kong ne avesse bisogno”. La normativa sarà approvata giovedì e andrà “a colpire un numero ristretto di persone che la infrangono”, proteggendo invece “la stragrande maggioranza dei cittadini”.
Le critiche di Lam
Lam ha definito “senza fondamento” le critiche maturate dall’estero sulla legge, osservando che la Cina si sta muovendo con un’azione ‘responsabile’ da parte del parlamento. “Nessun Paese lascerebbe lacunosa una materia importante come la sicurezza nazionale. Hong Kong non è stata in grado di legiferare in 23 anni”, ha aggiunto su quanto previsto dall’Art.23 della Basic Law, la costituzione locale che regolamenta anche i legami con Pechino. Nel futuro immediato, “sarà difficile per noi farlo ed è per questo motivo che il Congresso cinese ha preso un’azione responsabile”, ha osservato riferendosi alle elezioni legislative di settembre che dovrebbero rafforzare ancora di più il fronte democratico in assemblea. La legge, ha concluso Lam, sarà conforme con la costituzione cinese.
Borsa: Hong Kong chiude a +1,88%, malgrado legge Cina
La Borsa di Hong Kong termina la seduta con solidi guadagni, con i timori legati alla nuova legge sulla sicurezza nazionale per l’ex colonia all’esame del parlamento cinese più che compensati dalla rimozione del lockdown dopo l’emergenza Covid-19 e dal sostegno ribadito dalle banche centrali asiatiche, come BoJ e Pboc, a sostegno dell’economia: l’indice Hang Seng sale dell’1,88%, a 23.384,66 punti.