Condanna all’ergastolo per Finnegan Lee Elder e per Gabriel Natale Hjorth, riconosciuti colpevoli della morte del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega: lo ha deciso la Prima Corte d’Assise di Roma dopo oltre 13 ore di camera di consiglio. La corte ha inoltre disposto un milione di euro circa a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva in favore delle parti civili e due mesi di isolamento diurno per i condannati.
Nell’aula bunker di Rebibbia alla lettura del dispositivo erano presenti i familiari del vicebrigadiere e la vedova Rosa Maria Esilio, che è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza. La donna, che è stata presente a tutte le udienze del processo, dopo la lettura del dispositivo ha abbracciato piangendo il suo avvocato e i familiari del marito.
La vedova: “Questo non mi riporterà Mario”
“È stato un lungo e doloroso processo. Questo non mi riporterà Mario – commenta Rosa Maria Esilio – Non lo riporterà in vita, non ci ridarà la nostra vita insieme. Ma oggi è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova e Mario rappresenta il precedente a cui chi avrà bisogno potrà appellarsi. La sua integrità è stata difesa ed è dimostrata nonostante da vittima abbia dovuto subire tante insinuazioni”.
Poi aggiunge: “Non possiamo che ringraziare il complicato lavoro dei giudici, gli avvocati e tutte le persone che sono state a fianco a Mario perché lo conoscevano, perché era figlio e carabiniere di tutti. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto nel suo essere un marito e un uomo meraviglioso e un servitore dello stato che merita soltanto rispetto e onore che lui stesso da martire ha dimostrato”.
Legale famiglia: “Sentenza severa per delitto atroce”
“Una sentenza severa ma corrispondente al delitto atroce che è stato commesso. E’ una pena adeguata alla gravità del fatto per i due imputati, non hanno dato alcun segno di pentimento”. Lo ha detto l’avvocato Franco Coppi, legale della famiglia del vicebrigadiere dopo la sentenza all’ergastolo per i due ventenni americani.
Difesa Hjorth: “Ancora convinti sua innocenza”
“Una sentenza che non scalfisce la nostra convinzione che Gabriel Natale Hjorth sia assolutamente innocente. Leggeremo le motivazioni ma faremo sicuramente appello”, ha invece detto l’avvocato Fabio Alonzi, difensore di uno dei due ragazzi condannati all’ergastolo.