E’ salito a 20 i bilancio dei morti dell’edificio crollato poco prima dell’alba di ieri a Bhiwandi, nell’India occidentale: lo ha detto ai media un portavoce della Forza nazionale di risposta ai disastri (Ndrf).
Proseguono le indagini
Il direttore generale della Ndrf, Satya Narayan Pradhan, ha aggiunto in un tweet che probabilmente il bilancio delle vittime salirà ancora, mentre le squadre di soccorso continuano a scavare tra le macerie alla ricerca di altri sopravvissuti. Finora sono state tratte in salvo 20 persone, inclusi due bambini di 4 e 7 anni. Proseguono intanto le indagini per determinare le cause del disastro.
I casi precedenti in India
Il Paese non è nuovo a tragedie di questa natura. Il 25 agosto è crollata una costruzione di cinque piani nell’area residenziale di Mahad, 200 km a sud di Mumbai. L’incidente ha provocato la morte di 16 persone e decine di feriti. Crolli e cedimenti di interi edifici non sono eventi rari in India. Soprattutto durante la stagione delle piogge o quando infuriano i monsoni, che causano smottamenti nei terreni.
Il messaggio del vescovo di Mumbai
Mons. Allwyn D’Silva, vescovo ausiliare di Mumbai, ha dichiarato che la Chiesa cattolica farà tutto il necessario per alleviare le sofferenze delle famiglie colpite dalla tragedia di Bhiwandi. “Il mio cuore – egli ha detto ad AsiaNews – va alle famiglie che hanno perso i loro cari. Sono profondamente rattristato per le gravi sofferenze delle vittime e dei sopravvissuti, che si aggiungono a quelle portate dalla pandemia. Porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie in lutto; prego per coloro che hanno perso la vita e per la guarigione dei feriti, e chiedo a Dio di consolare i loro familiari”.