A seguito dell’’ondata di violenze scatenata dalla criminalità organizzata in tutto l’Ecuador, le forze armate hanno arrestato oggi centinaia di terroristi e liberato 41 ostaggi. Nei giorni scorsi, per fronteggiare l’inasprirsi del conflitto interno con le numerose gang presenti nel Paese, il presidente Daniel Noboa ha firmato il decreto 111 con l’obiettivo di fronteggiare nella maniera migliore i disordini in corso.
L’operazione militare
Le Forze armate ecuadoriane hanno ucciso cinque “terroristi”, ne hanno arrestati 329 e hanno liberato 41 ostaggi: lo ha reso noto il capo del Comando congiunto, Jaime Vela. Si tratta del primo rapporto ufficiale sulle operazioni effettuate dopo l’ondata di violenze scatenata dalla criminalità organizzata in tutto il Paese. Durante le azioni dei militari, sono stati catturati inoltre 28 detenuti che erano fuggiti dalle carceri.
Gli ostaggi
Secondo il Servizio penitenziario (Snai), almeno 139 persone si trovano ancora in ostaggio nelle carceri. Tuttavia, non è stato chiarito se le forze dell’ordine siano riuscite a entrare nei penitenziari dove si sono verificati i disordini. La polizia ha reso noto, inoltre, che due agenti sono stati rapiti nel carcere di Turi, a Cuenca.
Le dichiarazioni
Riferendosi alle persone arrestate, il comandante dell’Esercito, Nelson Proaño, ha indicato che la maggior parte di esse appartiene alle gang Tiguerones, Lobos e Choneros. Questi gruppi, insieme ad altri, sono stati definiti “terroristi ed entità non statali belligeranti”, sulla base del decreto 111 firmato dal presidente Daniel Noboa, dove si afferma che l’Ecuador affronta un “conflitto armato interno”.
Fonte: Ansa