In Ecuador, per garantire la sicurezza degli elettori e il diritto al voto in occasione delle imminenti elezioni, sono stati dispiegati centomila militari
Le forze di sicurezza dispiegate
Più di 100.000 agenti di diverse forze di sicurezza verranno dispiegati in Ecuador per garantire il corretto svolgimento delle elezioni presidenziali e politiche di domenica. La decisione delle autorità è stata presa nel contesto della crescente violenza dei gruppi criminali che operano nel Paese sudamericano, culminata la settimana scorsa con l’assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio. I dettagli della mega operazione di sicurezza sono stati comunicati oggi in una conferenza stampa congiunta delle autorità elettorali, della polizia e delle forze armate. Saranno 53 mila gli agenti della polizia impiegati su tutto il territorio nazionale, coadiuvati da un numero equivalente di militari per un totale di oltre 100.000 uomini che avranno in dotazione 4.888 veicoli, 4.800 motociclette, tre veicoli blindati e sette aerei.
Garantire il diritto di voto
Diana Atamaint, presidente della Commissione elettorale nazionale (Cne), ha spiegato che le autorità si sono adoperate per garantire la vita degli elettori e salvaguardare il diritto di voto di tutti. Il Cne ha chiesto in questo senso che i controlli di sicurezza nei recinti elettorali inizino con giorni di anticipo e, secondo quanto ha confermato il comandante delle operazioni delle forze armate Nilo Estrada, la messa in sicurezza dei seggi avverrà già a partire da mercoledì notte. Nella tornata di domenica verranno eletti oltre al residente e al vicepresidente, anche i 137 deputati dell’Assemblea nazionale ecuadoriana.
Fonte: Ansa