Duplice omicidio nel Nisseno, due fratelli massacrati a pietrate

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Due persone – due fratelli 70enni – sono stati uccisi ieri sera nelle campagne di Delia, un paese della provincia di Caltanissetta. La scoperta è stata fatta nei pressi di un cascinale in contrada Deliella: il corpo parzialmente carbonizzato di una delle due vittime era sotto un’auto, l’altro cadavere era all’interno del casolare. A poco distanza dai due corpi sono state trovate alcune pietre sporche di sangue, verosimilmente utilizzate per compiere il duplice omicidio. Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta, che sono riusciti in breve tempo a risalire ai proprietari del cascinale e riconoscere le vittime.

Le vittime

Le due persone assassinate ieri sera sono i fratelli Filippo e Calogero Lo Monaca, imprenditori agricoli ultrasettantenni di Canicattì (in provincia di Agrigento). Secondo i primi accertamenti in loco, i due sono stati uccisi ieri pomeriggio e la scoperta dei corpi è avvenuta in serata. Sembra che uno dei due sia stato ucciso a pietrate; forse anche l’altro, ma bisognerà attendere l’autopsia per avere certezze. Inizialmente non era stato possibile identificare le vittime, poi gli investigatori sono riusciti a risalire alla loro identità attraverso l’auto intestata a uno dei due trovata sul luogo del duplice delitto.

Storie di mafia

I carabinieri stanno scandagliando la vita familiare delle vittime; un terzo fratello, Antonino, 49 anni, fu ucciso anche lui in un agguato il 27 dicembre 1990, all’inizio della guerra di mafia in quella zona. Fu il primo di una lunga serie di delitti. In quel periodo, i fratelli Filippo e Calogero La Monaca erano finiti al centro di un’indagine, sospettati di un altro omicidio, era stato anche verificato il loro alibi, ma poi l’inchiesta non aveva portato a nulla. Tutte le ipotesi restano aperte. Intanto, sono stati ascoltati familiari e amici dei due imprenditori. La famiglia La Monaca è molto nota a Canicattì: Calogero è stato anche assessore comunale, una ventina d’anni fa. Due sorelle delle vittime gestiscono una gioielleria.

Milena Castigli: