Draghi da Mattarella: “Fatto il punto su impegni internazionali”

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato stamane al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il premier – si spiega in ambienti del Quirinale – è salito al Colle per fare il punto e riferire sugli ultimi appuntamenti internazionali come il G7 ed il vertice Nato.

Un incontro “normale” – secondo quanto si apprende – dopo gli appuntamenti internazionali a cui ha partecipato il premier e in un momento di guerra. Per oggi il Premier ha convocato un Cdm sulle misure contro il caro bollette.

Nato, Gran Bretagna annuncia aiuti alla Bosnia contro la “disinformazione russa”

Proseguono intanto i lavori del summit Nato a Madrid. La Gran Bretagna ha annunciato un piano per il rafforzamento dell’impegno del ministero della Difesa del Regno Unito in Bosnia Erzegovina mirato – si legge in una nota governativa – a contrastare “la disinformazione russa” nella più composita delle repubbliche ex jugoslave.

Il progetto, analogo a uno annunciato ieri per la repubblica ex sovietica della Georgia, prevede tra l’altro l’invio di due super consiglieri militari britannici specialisti in “contro-informazione” fra le file della missione già presente in Bosnia. L’obiettivo è quello di combattere “le influenze maligne” attribuite alla Russia di Vladimir Putin per “minare l’integrazione euroatlantica” di Sarajevo e di “promuovere la stabilità e la pace”.

L’impegno di spese per accelerare la modernizzazione delle forze armate locali non è tuttavia precisato; mentre i fondi che il governo Tory promette di mettere sul piatto per un centro ad hoc sulla difesa dai cyber-attacchi presso l’università di Sarajevo si limita per ora a 750.000 sterline, meno di un milione di euro.

“Non possiamo consentire – ha commentato Johnson – che i Balcani occidentali diventino un altro campo giochi per le perniciose trame di Putin. Alimentando le fiamme della secessione e del settarismo, Mosca cerca di rovesciare i progressi fatti dalla Bosnia-Erzegovina negli ultimi tre decenni”, progressi che vanno invece tutelati per garantire “più stabilità a tutto il nostro continente” europeo.

Milena Castigli: